La tragedia
Livorno, l’Orlando “riparte” dalle officine: chiuse da un anno, in estate i lavori
La Provincia interviene con 30mila euro: studenti finalmente nei laboratori da settembre
LIVORNO «Le officine meccaniche sono il punto di forza del nostro istituto professionale: la loro riapertura per noi è fondamentale, uno stimolo per i ragazzi e un’occasione per loro di lavorare insieme». Il dirigente del professionale Ipsia Orlando Carmine Villani insieme ai docenti della scuola che fa parte del Bco finalmente possono festeggiare. Saranno riaperte a settembre, dopo i lavori che saranno fatti in estate dalla Provincia per una spesa di 30mila euro.
I due laboratori, essenziali per un “Professionale” che forma tecnici con una didattica di tipo induttivo, sono stati chiusi nella primavera dello scorso anno, dichiarati inagibili a causa di infiltrazioni. Dopo mesi di solleciti da parte della scuola, finalmente da Palazzo Granducale si garantisce l’intervento alla copertura nella pausa estiva e la riapertura.
«I laboratori dell’istituto Orlando, torneranno in funzione a partire dall’inizio dell’ anno scolastico ’25-’26», fanno sapere dalla Provincia. L’ente che si occupa delle manutenzioni nelle scuole superiori eseguirà un intervento per l’eliminazione delle infiltrazioni dal soffitto e dalle pareti che hanno determinato l’attuale inagibilità dei laboratori. «Sono lavori che restituiranno la piena funzionalità dell’attività didattica di laboratorio, così importante per un istituto professionale».
Le opere riguardano il rifacimento di una parte della copertura, con sostituzione della guaina impermeabile, la revisione dei pozzetti di scarico a terra delle acque meteoriche, la sistemazione delle grondaie e delle caditoie. Queste ultime, oggi situate all’interno del muro, come era uso fare negli edifici di quell’epoca, saranno spostate all’esterno, per eliminare il problema dell’intasamento e del ristagno dell’acqua che ha causato le infiltrazioni nelle pareti interne dei laboratori.
«L’attività pratica in laboratorio e officina risulta di fondamentale importanza per l’apprendimento. Da evidenziare che il quadro orario prevede, dalla classe prima, la disciplina Laboratori tecnologici, con sei ore di lezioni settimanali, da svolgere prevalentemente in laboratorio. Altre discipline prevedono la compresenza dell’insegnante tecnico-pratico per svolgere attività laboratoriale», sottolinea l’importanza delle officine il prof Gilbert Lepanto. Per troppo tempo l’Ipsia è stata penalizzata per questa mancanza: molti iscritti scelgono la scuola perché interessati a svolgere attività pratiche nelle officine meccaniche, che sono il punto di forza a partire già dalla classe prima. «La riapertura dei laboratori consentirà di stimolare gli alunni nell’apprendimento e di adempiere alle normative previste per gli istituti professionali», continua Lepanto.
«La nostra scuola propone anche percorsi di IeFP triennale e quadriennale per “operatore alla riparazione di veicoli a motori”, che richiede una didattica improntata alla pratica e prevede un esame finale con prova pratica al termine del percorso. Il ruolo degli istituti professionali è anche quello di formare tecnici, come richiesto dalle aziende del territorio». Inoltre all’Ipsia, a settembre, partirà la “sperimentazione” del 4+2. Che accorcia le distanze tra mondo della scuola superiore e quello del lavoro. Che permette agli studenti di diplomarsi in 4 anni e, per chi vuole, di proseguire per un biennio di specializzazione con percorsi Its e diventare tecnico superiore (o decidere di andare all’università o a lavorare).