Porti green in Toscana, dall’Europa oltre 15 milioni di euro all’Adsp di Livorno: i progetti e i tempi
Con i fondi del Pnrr finanziati tre distinti interventi all’ente portuale che riguardano in particolare sistemi di accumulo di energia, fotovoltaico e idrogeno
Oltre 15 milioni di euro. Per la precisione 15.346.160. L’Autorità Portuale del Mar Tirreno Settentrionale è uno dei quattro enti italiani i cui progetti “green” sono stati giudicati ammissibili e saranno quindi finanziati da Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica attraverso la Direzione Generale a Tutela della Biodiversità del Mare. Il provvedimento è stato firmato il 17 aprile scorso dal direttore Generale, Francesco Tomas.
Il finanziamento arriverà attraverso i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e trae origine dalla decisione del Consiglio dell’Ecofin, del luglio 2021, di sovvenzionare progetti riguardanti i cosiddetti “porti verdi”, riferiti in particolare a interventi in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica e finalizzati alla promozione dell’uso dell’energia rinnovabile, con l’obiettivo di contribuire alla riduzione delle emissioni annue totali di CO2 nell’area portuale interessata.
I progetti sono stati selezionati tra quelli che le singole autorità di sistema portuale hanno indicato nei documenti di pianificazione energetica ambientale del sistema portuale (DEASP).
I progetti
Per quanto riguarda, in particolare, quelli approvati all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, si tratta di sistemi di accumulo di energia da fonti rinnovabili (per 4.750.000 euro), di un impianto fotovoltaico su capannone (per 2.664.660 euro) e la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di idrogeno green a servizio del nuovo magazzino del freddo della stessa Adsp (per 7.951.500 euro). Tutti i tre i progetti sono inseriti nel capitolo riguardante la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Nelle aspettative dell’Unione Europea, «la riduzione in modo significativo degli inquinanti da combustione, che sono la causa principale del deterioramento della qualità dell'aria nelle città portuali». Adesso dovrà mettersi in moto la macchina organizzativa per avere la possibilità di vedere realizzati i tre progetti finanziati entro i termini previsti dal Pnrr, che generalmente sono fissati al 30 giugno 2026, ma che, a quanto sembra, potrebbero essere allungati al 31 dicembre 2026 per particolari situazioni.