La tragedia
Caos multe a Livorno, arriveranno solo via Pec o con lo Spid: come funziona
Sparisce il verbale cartaceo: chi non ha la posta certificata riceverà una raccomandata da ritirare alle poste con un Qr
LIVORNO. «Le multe inviate tramite pec o consultabili sull’app “Io”? Una decisione gravissima e penalizzante per gran parte dei livornesi. Soprattutto discriminatoria per i più anziani». È già successo in passato che qualcuno si sia rivolto agli uffici del Movimento consumatori della Toscana perché quella multa ricevuta via pec proprio non l’aveva vista (e quindi neppure pagata), accumulando sanzioni per migliaia di euro. Ma ora – evidenzia il presidente regionale dell’associazione, Benedetto Tuci – questa situazione rischia di diventare strutturale. Sì, perché il Comune di Livorno ha annunciato che, d’ora in poi, le sanzioni per violazioni del Codice della strada arriveranno su pec, la posta elettronica certificata, o sull’applicazione per smartphone “Io”.
In pratica, non ci sarà più il postino che suonerà alla porta di casa con il verbale in mano. E le strade per ricevere la sanzione – spiegano da Palazzo Civico – sono due: chi ha il domicilio digitale si vedrà recapitare la sanzione direttamente su pec o app, mentre chi ne è sprovvisto dovrà fare i conti con un sistema quanto mai macchinoso: in questo caso, infatti, il postino suona eccome alla porta di casa per consegnare una raccomandata (da ritirare alle Poste) che, però, non contiene il verbale: all’interno i cittadini troveranno un Qr Code (un codice a barre bidimensionale) da scaricare, ma per farlo è necessario essere in possesso di Spid (Sistema pubblico di identità digitale) o Cie (Carta d’identità elettronica). E chi non avesse né l’uno né l’altra? Allora può rivolgersi a un Caf per farsi stampare il verbale al costo di circa 2 euro.
Il nuovo servizio
Ma andiamo con ordine. È già attivo per la gestione delle notifiche a valore legale della polizia municipale – anche se il Comune precisa che potrà essere esteso ad altri tipi di notifica a valore legale – Send. Si chiama così il nuovo servizio di notifiche digitali che, a detta di Palazzo Civico, «semplifica la gestione delle comunicazioni a valore legale».
«Semplifica eccome – è la replica del presidente Tuci – ma soltanto il lavoro del personale dell’ente che da questa operazione avrà anche un risparmio in termini economici. Peccato, però, che a rimetterci siano ancora una volta i cittadini. Soprattutto gli anziani che, di solito, hanno meno competenze tecnologiche».
Il Pnrr
Grazie alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il Comune di Livorno ha aderito a Send, la nuova infrastruttura digitale realizzata da PagoPa Spa insieme al Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, che offre alle pubbliche amministrazioni un sistema standard «per rendere più semplice, efficiente, sicura ed economica la notificazione con valore legale di atti amministrativi».
Come funziona
Secondo il nuovo processo digitale, i cittadini dovranno avere un indirizzo pec presente nei registri pubblici come Inad, oppure attivare il servizio sull’app “Io” per essere informati della presenza di una notifica tramite un avviso di cortesia.
Cosa serve
Bisognerà essere in possesso di un domicilio digitale, cioè di un indirizzo pec, presente nei registri pubblici come Inad (l’indice nazionale dei domicili digitali) o indicato dal destinatario direttamente accedendo a Send con Spid o Cie dal sito www.notifichedigitali.pagopa. it. In alternativa è possibile attivare il servizio su “Io”, l’app dei servizi pubblici (www.ioapp. it) per essere informati della presenza di una notifica tramite un avviso di cortesia, da cui visualizzare l’atto e pagare contestualmente eventuali importi dovuti. Infine, i cittadini possono indicare anche un recapito mail o un numero di telefono cellulare su cui ricevere gli avvisi di cortesia con le istruzioni per accedere a Send.
Senza recapito digitale
E chi non è in possesso di un recapito digitale? In questo caso la piattaforma Send si occuperà di inviare, tramite la tradizionale raccomandata cartacea da ritirare alle Poste (che avrà un costo aggiuntivo conteggiato nel momento in cui si va a pagare), un avviso di avvenuta ricezione (o avviso di cortesia), al cui interno sarà presente un Qr Code per accedere all’atto intero sulla piattaforma Send, accedendo con Spid o Cie. Chi non ha Spid o Cie potrà richiedere – a pagamento, per un costo inferiore ai 2 euro – una copia cartacea dell’atto intero notificato recandosi in uno dei punti di ritiro Send la cui lista è consultabile a questo link: https: /notifichedigitail.it/punti-di-ritiro/ e indicare la città di Livorno.
L’attacco
«Questa scelta politica colpisce la cittadinanza – conclude il presidente Benedetto Tuci – . La pec è uno strumento micidiale che, però, in questo caso viene promosso come fosse una questione semplice. Un conto è rivolgersi alle imprese che hanno un’organizzazione strutturata, un conto ai cittadini. Ora ci riserviamo di rivolgerci al difensore civico perché riteniamo questa modalità discriminatoria».
© RIPRODUZIONE RISERVATA