Il prefetto: «Lavori allo stadio o il Livorno giocherà altrove». Le principale carenze dell’Armando Picchi
Giancarlo Dionisi: situazione preoccupante e non più sostenibile. Convocato un vertice urgente
LIVORNO. In vista della prossima stagione sportiva, che segna il ritorno del Livorno Calcio nel campionato di Serie C, occorrerà rispettare le regole della Figc, più stringenti rispetto a quelle previste tra i dilettanti. In questo contesto il prefetto Giancarlo Dionisi ha annunciato a breve la convocazione di un tavolo in Prefettura con i vertici delle forze di polizia, il sindaco Salvetti e la proprietà del Livorno Calcio. «Considerate le condizioni critiche per la sicurezza in cui versa l’Armando Picchi, l’obiettivo è definire un cronoprogramma operativo e immediatamente attuabile per l’adeguamento dello stadio agli standard richiesti», spiega Dionisi. Aggiungendo: «È mio dovere richiamare l’attenzione delle istituzioni, della società sportiva e dell’intera comunità su un tema che non può essere in alcun modo eluso: la sicurezza dell’impianto sportivo e di tutte le persone che lo frequentano».
Prefetto Dionisi, qual è la situazione dell’impianto ardenzino dal punto di vista della sicurezza?
«La relazione predisposta dalla Questura di Livorno fotografa una situazione preoccupante e non più sostenibile: malfunzionamenti ai tornelli, uscite di emergenza non conformi, gravi carenze strutturali in più settori dello stadio, presenza di materiali pericolosi o facilmente utilizzabili impropriamente, oltre a condizioni igienico-sanitarie e funzionali non compatibili con i parametri richiesti per una struttura di livello professionistico».
Un quadro disastroso, che negli ultimi anni è stato forse reso meno critico dal fatto che il Livorno disputava i campionati dilettanti.
«La promozione in Serie C rappresenta, da un lato, un’occasione importante per la città e per la tifoseria, ma dall’altro impone un salto di qualità anche in termini di responsabilità, gestione e rispetto delle regole. Le disposizioni della Figc e della normativa vigente non sono mere formalità burocratiche, ma strumenti indispensabili per garantire l’incolumità di spettatori, operatori, forze dell’ordine, addetti ai lavori e atleti. Per questa ragione, ho disposto la convocazione urgente di un vertice in Prefettura».
Sarà una corsa contro il tempo, la serie C inizierà a fine agosto, tre mesi, con l’estate in mezzo. ..
«Deve essere chiaro che i requisiti di sicurezza non sono un’opzione: sono una condizione imprescindibile. E dovranno essere soddisfatti prima dell’inizio del campionato. In caso contrario, si dovrà inevitabilmente prendere in considerazione l’utilizzo di un impianto alternativo già conforme alla normativa».
Significherebbe giocare fuori Livorno, in città non ci sono impianti omologati per la serie C.
«La sicurezza non può essere sacrificata sull’altare della fretta, dell’abitudine o del profitto. Lo sport è festa, passione e senso di appartenenza, ma deve svolgersi in un ambiente che tuteli la vita e l’incolumità di tutti, senza eccezioni. Nessun risultato sportivo, per quanto prestigioso, può giustificare il rischio per le persone. Questo è il principio guida dell’azione dello Stato, ed è il principio che deve orientare ogni decisione che sarà presa nelle prossime settimane».