Paolo Ruffini e Federico Parlanti: i livornesi dell’inclusione presentano il super show all’Arena di Verona
Lo showman e l’attore della Mayor Von Frinzius saranno i conduttori dello spettacolo di solidarietà: 150 ospiti e talenti speciali. Tra i super big non ancora annunciati c'è l'ipotesi Jovanotti
LIVORNO «Non vedo l’ora, sono emozionatissimo». Non sta nella pelle Federico Parlanti. L’attore della Mayor Von Frinzius sarà sul palco di uno dei teatri più iconici e suggestivi d’Italia, l’ Arena di Verona, a fianco di Paolo Ruffini, showman che fa dell’inclusione e del rispetto dell’altro la sua bandiera. Una bandiera che sventola ormai da tempo sull’Italia a colpi di comicità, show e con la sua ricetta-cura a base di amore.
Saranno i due livornesi a condurre “IncontrArti” il grande evento di solidarietà del 17 maggio alle 21: sul palco 150 ospiti tra cui i Sonohra, Aka7even, Lorenzo Salvetti, Simona Atzori con Marco Messina e Salvatore Perdichizzi (danzatori della Scala di Milano), Felicity Lucchesi, Prisca Amori (violinista di Morricone), Andrea Lucchetta, Francesca Porcellato, Sara Simeoni e 2 superstar ancora top secret.
Vero è che proprio in quei giorni in quel di Verona porta il suo ciclone di energia e positività niente meno che Jovanotti. Il suo PalaJova travolgerà l’Arena il 15, 16, 18, 19 e 21 maggio. Quindi proprio in quei giorni, precisamente il 17 maggio, l’artista che fa ballare “le tribù” sarà in zona. E chissà che non faccia capolino proprio sul palco di “IncontrArti”.
Il grande show dell’inclusione è organizzato da La Grande Sfida aps (ideatrice dell’evento), associazione che da 35 anni agisce a favore di persone con fragilità umane e sociali, la Diocesi di Verona e la Caritas diocesana. Col patrocinio di Comune di Verona, Provincia, Regione, Ulss9 Scaligera e Ministero per le disabilità.
«Sono andato a prendere le misure per il vestito da indossare per quell’occasione: sarà elegantissimo», dice Parlanti, attore della Mayor Von Frinzius con la sindrome di down, che a novembre festeggerà i suoi 50 anni alla grande. Come è grande il percorso fatto con la compagnia livornese fondata dal regista Lamberto Giannini 28 anni ha, che ha fatto della contaminazione e dell’inclusione il proprio mantra. All’Arena di Verona porterà alto in nome della compagnia che il 28 e 29 maggio debutterà col nuovo spettacolo al Goldoni “Sfiorarsi, perché toccarsi è complicato”.
A Verona, ad accompagnarlo ci sarà anche una dei registi del gruppo, Rachele Casali. «Sono contento di essere a Verona con Paolo (Ruffini): con lui facciamo tante cose insieme», continua.
Ed è vero, mentre parla col Tirreno è appena tornato da Milano: era con Ruffini a registrare la trasmissione radiofonica del sabato su Radio24 “Radio Up and Down”, format innovativo e controcorrente. Per poi ripartire alla volta di Trento per lo spettacolo Din Don Down sempre con Ruffini.
Senza contare il suo ruolo come doppiatore del film Campioni (regia di Farrelly ), poi il film The bad guy, per non parlare del ciak internazionale a fianco del premio Oscar Dustin Hoffman.
«Sono contento di tutto quello che faccio, ma per me è importantissimo lo spettacolo nuovo che faremo al Goldoni», continua. E la presenza di Parlanti sul palco dell’Arena di Verona entusiasma il regista e fondatore della Mayor, Lamberto Giannini: «È una situazione estremamente emozionante e inaspettata: la filosofia dei Mayor è artigianale, noi crediamo nelle cose che facciamo. La cosa più importante resta quella dello spettacolo al Goldoni e della sua replica. Ovviamente se accadono cose belle che non incrinano la struttura della compagnia ben volentieri». E ancora: «Faccio il regista e, certo, che voglio vedere un mio attore che recita in un grande teatro, nessuno poteva immaginare l’Arena: e non sarà una comparsa Federico, ma co-conduttore con Paolo Ruffini, altro livornese. Ci entusiasma, ci fa piacere. L’importante è che lunedì 19 maggio Federico sia presente alle prove del Goldoni. Quello che accade è un meccanismo meraviglioso».
Sul palco veronese si alterneranno artisti con talenti speciali e cantanti di fama internazionale, musicisti e danzatori con storie e abilità differenti, atleti paralimpici ed olimpici. L’intero incasso sarà devoluto a 3 progetti solidali: emergenza umanitaria in Sudan (Caritas); progetti educativi per la Scuola materna S. Maria delle Suore Comboniane a Gerusalemme Est (chiesa di Verona) e progetto Anch’io Sono Capace – Negozi Senza Barriere campagna per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, tramite La Grande Sfida.l