Il Tirreno

Livorno

L'evento

Livorno, sua maestà la torta di ceci: alla Terrazza Mascagni è "5 e 5 Day"

di Luca Balestri
Una foto del 5 & 5 Day
Una foto del 5 & 5 Day

Forni a legna vista mare e prezzi promozionali: ecco la due giorni Tramonti: «Si ripete per la Biennale». Forti: «Tramandiamo la storia»

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. La nostra torta (di ceci) regina della festa. Tradizione labronica. Specialità. Promozione turistica a colpi di gusto e tipicità. Sta diventando tradizionale il 5e5 Day, che anche quest’anno domenica 4 e lunedì 5 maggio accende la città. Alla Terrazza Mascagni.

Dalle 10 alle 21 si sforna. Ininterrottamente. Per preparare il tradizionale 5e5 sia nella versione classica (pane francese o schiacciatina con all’interno la torta e l’aggiunta o meno di pepe), che nella versione con le melanzane. Con l’esperienza, la tradizione di diversi maestri della torta: all’evento parteciperanno coloro che negli anni hanno reso celebre la nostra città anche per il 5e5. Ci saranno quindi Alepizza, Cecco, Forti, Gagarin, I tre canti, Leone e Seghieri. Un grande orgoglio per gli organizzatori che sono Fondazione Lem e l’associazione Tortai livornesi della Cna.

E dato che la manifestazione si pone l’obiettivo di essere popolare, e di essere un evento unico nel panorama toscano, la torta che uscirà dai due forni a legna, avrà un prezzo stracciato. Per due euro si potrà avere una porzione di torta, e per lo stesso prezzo si potrà avere un 5e5, senza differenza di tariffa tra schiacciatina o francesino.

Il 5e5 con le melanzane costerà invece tre euro. Si potrà acquistare anche la spuma bionda, immancabile per accompagnare il 5e5. E si potranno comprare anche altre bevande.

Alla Terrazza i tortai non ci saranno solo il 4 e il 5, ma anche dal 14 al 17 maggio, in occasione della Biennale del Mare. «Dato che i tortai non saranno presenti solo il 4 e il 5 maggio in Terrazza, ma anche durante la Biennale del mare, più che il 5e5 Day, questa si può chiamare un 5e5 week», introduce l’evento scherzando il coordinatore della Fondazione Lem Adriano Tramonti. «Adoro che degli imprenditori tolgano tempo alle loro attività per far conoscere il prodotto enogastronomico caratteristico della nostra città», continua soddisfatto.

Così anche l’assessore al Turismo e al Commercio Rocco Garufo. «C’è soddisfazione nel vedere che la manifestazione si sta consolidando. Il 5e5 Day mette insieme tanti soggetti che operano nel settore del commercio e del turismo, e ci aiuta a fare promozione. Questo è il modo in cui noi dobbiamo lavorare e approcciare le cose».

Presenti alla presentazione anche parte dei tortai (e gestori dei locali) che hanno aderito all’iniziativa: Mirco Bibbiani de I tre canti, Alessio Bianchi di Alepizza, Giuliano Chiappa di Gagarin e Fabio Forti di Forti e torta pizza, che è anche il presidente dell’associazione Tortai livornesi. È proprio Forti che parla a nome degli imprenditori presenti.

«Il nostro prodotto rappresenta il consolidamento dei nostri territori. Anche perché per il 5e5 non lavoriamo solo noi, ma anche i panifici, che ci forniscono pane e schiacciatine -parla il presidente- Questa manifestazione si rivolge al turismo interno ma soprattutto esterno. E lancia il messaggio, soprattutto ai più piccoli, che è meglio mangiare sano che andare nei fast food».

Ringrazia i tortai e le istituzioni Valentina Bonaldi, coordinatrice dell’associazione Tortai livornesi per conto di Cna.

«Un grazie al Comune, alla Lem e soprattutto ai tortai, che portano avanti la tradizione del 5e5 tutto l’anno, nelle loro botteghe. E che soprattutto tramandano la tradizione livornese nelle scuole, la tradizione del mangiar sano». Poi, l’auspicio: «L’anno scorso sono venute seimila persone, quest’anno si spera ne vengano di più». I proventi del 5e5day, così come quelli dei giorni della Biennale, andranno a finanziare le diverse attività dell’associazione Tortai. In particolare, gli utili saranno utilizzati per organizzare gli incontri nelle scuole cittadine, dalle materne alle medie. Scopo di questi incontri è quello di avvicinare i più giovani alla conoscenza della tradizione e della bontà del piatto preferito dei livornesi. l


 

Primo piano
Scuola

Esclusi dal liceo perché ci sono troppi iscritti: si sorteggia. Il caso a Livorno

di Francesca Suggi
Sani e Belli