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Livorno, l'area Buontalenti ha cambiato volto: addio baracche

di Flavio Lombardi

	A sx la piazza liberata dalle baracchine (foto Stick), a dx in alto le baracchine e in basso il mercato di via Buontalenti negli anni '60
A sx la piazza liberata dalle baracchine (foto Stick), a dx in alto le baracchine e in basso il mercato di via Buontalenti negli anni '60

Liberata dopo mezzo secolo, l’area davanti al Mercato si trasforma in una piazza. A breve i lavori per porre le fondamenta della nuova struttura per gli ambulanti

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LIVORNO. Il 29 aprile anche l’ultimo pezzo dell’ultima baracchina è stato rimosso. Caricato dal polpo meccanico nel capiente cassone del camion e portato allo smaltimento. Si chiude così ufficialmente la fase numero uno della riqualificazione del lotto uno dell’area mercatale con il lavoro terminato nei tempi previsti da parte della Rotelli Metalli che ha operato anche nei giorni di pioggia. Sin dal primo pomeriggio, chi è passato da via Buontalenti, sotto i portici o lungo il mercato, ha scoperto una... piazza.

Per tutta la superficie liberata, nei prossimi giorni si procederà ad un importante intervento di lavaggio e disinfestazione. A breve, e fino a che sarà possibile, verrà creato un corridoio in mezzo alla piazza, per permettere alle persone di andare più facilmente dall’ingresso principale del mercato verso i loggiati dove ci sono molte attività commerciali.

Il sopralluogo

Due giorni fa il sindaco ha tenuto assieme all’assessore ai lavori pubblici Federico Mirabelli, una riunione tecnica col progettista e con la Ceragioli Costruzioni per fare il punto. Capire come ottimizzare tutto quello che da ora in poi dovrà essere compiuto, senza creare tempi morti che andrebbero inevitabilmente a dilatare la fine lavori.

Il problema sottoservizi

Già molti dati sono a disposizione dopo le indagini col geo radar e grazie alle informazioni raccolte direttamente dalle aziende del gas e dell’acqua. Sotto la piazza, insistono dei sottoservizi (acqua, gas, elettricità), che per oltre cinquant’anni non hanno visto interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione. Questa sarà l’occasione per rinnovare tutto quello che attualmente è al di sotto del piano stradale. Solo prima che le ruspe entrino in funzione, si avrà l’esatta percezione di quanti tubi e cavi ci siano lì sotto. Non a caso, è proprio questa ad essere reputata la fase più delicata dell’intero intervento. «Abbiamo fatto il punto sulle ultime incognite – dice il progettista, architetto De Paola – e quale possa essere il piano da portare avanti per affrontarle eventualmente. Le indagini preliminari del sottostrato già danno un indirizzo ma non possono essere complete, visto che furono fatte quando ancora c’erano le baracchine in piedi. Nelle prossime settimane riusciremo a sciogliere ogni dubbio, prima di procedere con le fasi di scavo vero e proprio per rifare tutto quel che c’è da rifare. Solo dopo si entrerà nel vivo, con le fondazioni che dovranno sorreggere la struttura in acciaio che farà da copertura del nuovo mercato».

Il pavimento

Marco Manfredini, direttore tecnico di Ceragioli Costruzioni, dà i dettagli: «Terminate le opere di fondazione che interferiranno certamente con la rete attuale di sottoservizi che dovranno quindi essere disposti diversamente oltre che rinnovati dopo tanti anni, ci sarà da pensare al nuovo piano sul quale i cittadini si troveranno a camminare. Tutto in calcestruzzo architettonico, lavorato con finiture particolari e perimetrato di marmo peperino».

Struttura da costruire

Metà di maggio rappresenta per la Ceragioli Costruzioni la dead line entro cui dovrà essere individuata l’azienda fornitrice che produrrà la struttura che poi verrà assemblata in loco. Due i fattori che andranno a premiare chi riceverà l’incarico a realizzare: un costo ragionevole nel rapporto qualità/prezzo, ma anche la garanzia sui tempi di consegna. L’area che avrà anche un giardino di 300 metri quadri ed alberi ombreggianti, ospiterà una tettoia lunga 100 metri e larga 20 che va a creare un circolo chiuso, dando un totale di 2000 metri quadri di superficie coperta.

I tempi

Una volta pronta, la tettoia comporterà un periodo di montaggio sul posto di alcune settimane. È semmai la produzione della stessa che richiede diversi mesi. Per questo, non si dovrà superare metà maggio per sapere chi la dovrà costruire. «I tempi sono importanti – dice Salvetti – e far partire quanto prima possibile la realizzazione della copertura, è fondamentale. Però, il concetto è un altro. Sotto la piazza c’è tanta roba e tutto quello che va rinnovato e ripristinato, va fatto per bene. Abbiamo la fortuna di poter programmare, realizzando tutto quel che serve sotto la piazza, mentre nel frattempo verrà costruita la struttura, in modo da far combaciare i tempi. Il coordinamento è tutto. Questo è uno degli interventi più belli, ma anche fra i più complicati da portare a compimento nel cuore della città. Finalmente, anche con un po’ di verde dove non c’è mai stato. Proseguendo poi con la piazza Cavallotti che fa parte del lotto numero due. Questa riqualificazione, rende la possibilità a chi ha una attività di lavorare bene, pensando anche al decoro e alla sostenibilità ambientale».

Sulla stessa linea, l’assessore Mirabelli: «Siamo nella fase organizzativa in cui i materiali sono già in fase di ordinazione, in maniera che quando certe cose saranno state fatte, i cantieri potranno procedere spediti». Insomma, al momento, senza che nessuno lo dica apertamente, poter inaugurare la nuova piazza prima che il 2025 saluti, non sembra per nulla ipotesi azzardata. Vedremo. l


 

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