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Educativa per gli studenti disabili,  trovati i fondi per gli istituti Enriques e Bco di Livorno

di Luca Balestri
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La Provincia: «Dove possiamo interveniamo, risorse arrivate ora: ecco perché»

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LIVORNO Arrivati dalla Provincia 15mila euro per le scuole superiori Enriques e Buontalenti-Cappellini-Orlando (Bco). Più esattamente, queste risorse, residue dell’educativa dell’anno scolastico 2023-2024, l’ente pubblico le ha ridistribuite tra le due scuole cittadine per far fronte ai tagli agli educatori che ci sono stati nelle scuole quest’inverno. Tagli che hanno avuto effetti negativi sulla didattica di alunni e sulle alunne con disabilità, andando ad incidere negativamente al Piano educativo individualizzato previsto per loro. Una emergenza familiare, sociale e anche occupazionale per cui sono scesi in piazza e hanno manifestato dall’ottobre scorso Unicobas e Usb.

Soddisfatto il consigliere provinciale con delega alla scuola Pietro Caruso: «Laddove abbiamo la possibilità di intervenire, noi interveniamo. Purtroppo non possiamo programmare queste risorse, ecco perché sono arrivate ora, e non già prima -dichiara- Fino all’ultimo non sappiamo il numero di studenti che vanno nei diversi istituti. Come sempre, cercheremo soluzioni anche per il prossimo anno».

Nei 15mila euro rientrano non solo le risorse per i due istituti cittadini. Parte di questi soldi va anche a due istituti pisani: «Vanno a studenti residenti nel nostro territorio provinciale. La provincia di residenza deve farsi carico dei propri studenti, anche se frequentano scuole in altre province», fanno sapere dall’ente.

Dalla Provincia spiegano come funziona l’erogazione dei fondi. «I fondi sono erogati alle scuole quando la Provincia li accerta effettivamente nel proprio bilancio. I tempi dipendono quindi dall’iter amministrativo della Regione e del Ministero e poi la Regione, a sua volta, fa la ripartizione tra le Province -la spiegazione- Tenuto conto delle tempistiche di erogazione effettiva dei fondi alle scuole, le risorse che sono rientrate alla Provincia da parte di alcuni istituti sono una sorta di “saldo” tra le spese rendicontate dell’anno precedente e i nuovi finanziamenti. Qualora il “saldo” sia positivo, la Provincia utilizza le risorse in avanzo rientrate suddividendole tra le scuole che hanno manifestato necessità maggiori».

Il liceo Enriques ha dunque programmato la presenza degli educatori, grazie a queste nuove risorse, dal 15 aprile fino al 10 giugno. «Sono 150 le ore che così riusciamo a coprire fino alla fine dell’anno, a fronte di una ventina di alunni che hanno bisogno dell’educatore», calcola il dirigente scolastico di via della Bassata Ersilio Castorina. Circa due i mesi in cui le scuole hanno dovuto fronteggiare la difficoltà di non avere le risorse a disposizione per il lavoro degli educatori. «Ora sono contento che si riesca a garantire fino alla fine dell’anno scolastico il servizio all’assistenza specialistica. La questione si è risolta positivamente». Soddisfatto, ma meno del collega, il preside del Bco Carmine Villani. «Noi riprendiamo il servizio con gli educatori il 28 aprile. Ce lo ritroviamo un po’ ridotto rispetto all’inizio dell’anno, ma discretamente sufficiente, dato che i nostri alunni sono coperti. Faremo un servizio di 45 ore settimanali, e arriveremo alla fine dell’anno. Gli educatori andranno nel plesso dove ce n’è più bisogno, cioè al Buontalenti». Villani ci tiene poi a puntualizzare che «queste risorse ci bastano da qui alla fine dell’anno, ma più risorse abbiamo per l’inclusione e l’integrazione, più il servizio è significativo».l
 

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