Livorno, addio ad Armando Carlesi il “cuore d’oro” di Corea ex custode di Villa Mimbelli
Noto per il suo impegno sociale, il talento calcistico e la sua generosità lascia la moglie e i figli
LIVORNO. A cremazione già avvenuta, per tanti conoscenti ed amici si è diffuso nella giornata di oggi il tam tam che avvisava della sua avvenuta scomparsa. Alle soglie dei sessantanove anni, è scomparso Armando Carlesi, figura molto conosciuta in città, cuore d’oro di una Corea di altri tempi così come la moglie Laura Papini, conosciuta a pochi isolati, nel solito quartiere, sin da bimbetti. Un futuro possibile come forte stopper del Livorno, lui che era un promettentissimo della Berretti, talento bruciato senza rimpianti in nome dell’amore; perché uscire con la propria ragazza, gerarchicamente, talvolta veniva prima che andare agli allenamenti.
E fu così che il suocero, una volta che le cose si fecero serie, gli trovò poi un lavoro alla Carpensalda. Mente arguta, sensibile alle questioni sindacali in Cgil, il Cantiere Orlando lo vedeva varcare la soglia molto spesso fino alla crisi e alla cassa integrazione. Rimasto senza lavoro, approfittò con la sua Laura del bando per il Pascoli come Osa (operatore socio assistenziale) prendendosi cura degli anziani.
A quarant’anni Armando fu colpito da un grave infarto accompagnato da cinque arresti cardiaci. Alla ripresa, non poteva più sopportare gli sforzi che spesso si fanno in certe strutture, in cui è necessario sollevare anche di peso una persona. Nel frattempo, col suo carattere solare, accompagnava sempre un amico a fare terapia per una grave malattia a Pisa. D’altra parte, come molti amici e conoscenti testimoniano in queste ore di dolore, Armando Carlesi c’era sempre per tutti, era un generoso per natura ed era sempre pronto a mettersi a disposizione degli altri.
Gli Osa erano passati nel frattempo sotto il Comune. E Armando, come dipendente dell’amministrazione cercò il modo di riciclarsi in un modo che potesse essere utile, facendo qualcosa, se possibile, che gli piacesse. Arrivò quindi il ruolo di custode a Villa Mimbelli, al Museo Fattori. Giovane ancora, con molti interessi e con competenze accresciute per fame del sapere e del creare a 360 gradi, come corsi di fotografia o del gruppo Bonsai di Borgo Cappuccini e una sensibilità artistica innata, lo facevano essere consulente aggiunto in occasione di molte mostre specialmente quelle curate da Andrea Baboni. Un personaggio unico nel rapporto con dottori, infermieri e pazienti come lui. Sempre a portare buonumore. Ma un giorno, recentemente, una caduta accidentale gli aveva procurato la frattura del femore. Da lì, la situazione è peggiorata con complicanze che hanno portato al decesso. Armando Carlesi, ha lasciato un bellissimo ricordo in tutti coloro lo abbiamo conosciuto. Alla moglie Laura, ai figli Silvia e Riccardo e ai nipoti Davide e Massimo, le condoglianze della nostra redazione