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Dal mondo alle Mazzini di Livorno: gli studenti e il giardino delle farfalle

Dal mondo alle Mazzini di Livorno: gli studenti e il giardino delle farfalle

Il progetto in corso all’istituto di via Tozzetti insieme a Slow Food

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LIVORNO. Il giardino si fa bello e diventa bee-fiendly: è questo quello che è successo in questi giorni negli spazi all’aperto della sede dell’istituto comprensivo Mazzini.

Il giardino delle farfalle

La scuola sta lavorando da tempo a progetti sulla biosostenibilità e la tutela ambientale (ad esempio la secondaria ex-Gamerra e la primaria Razzauti per due anni hanno lavorato nell’ambito del progetto nazionale Green School) e adesso si prepara ad accogliere un gruppo di docenti e studenti della scuola spagnola di Catabois per un progetto Erasmus+ incentrato su questi temi. Insieme a loro, verranno delle docenti di una scuola rumena per un progetto di job shadowing, sempre nell’ambito dei programmi Erasmus+, e un gruppo della La Salle Language Academy di Chicago, con cui la scuola è gemellata da anni. Per accogliere al meglio gli ospiti e le attività del progetto, la scuola ha allestito aiuole e vasi con fiori per farfalle e insetti impollinatori e spazi verdi per le attività all’aperto.

Insieme a Slow Food

A portare avanti il lavoro, concretamente, in parte da sole e in parte assistendo gli studenti, sono state Valentina Guicciardo e Paola Chiellini di Slow food, una delle associazioni partner del progetto Erasmus+ presentato dalla scuola, che con entusiasmo e passione si sono rese disponibili a lavorare gratuitamente per l’allestimento degli spazi scolastici.

Da tutto il mondo alle Mazzini

Adesso tutto è pronto per il flower bombing, il laboratorio con l’apicultore e le altre attività sulla tutela dell’ambiente che vedranno lavorare insieme ragazzi e docenti italiani, americani, spagnoli e rumeni nel cortile rinnovato di via Tozzetti. Tutto questo in una scuola che non si ferma mai e che diventa sempre più sensibile alle tematiche ambientali.

E poi un muraòes

Prossimo obiettivo? La realizzazione di un murales con speciali vernici che catturano la CO2 e l’inquinamento: la scuola è già in contatto con diversi artisti, fra cui anche un muralista giapponese disponibile a realizzare il lavoro, mancano solo finanziamenti per l’acquisto dei materiali (nella speranza che qualcuno si faccia avanti…).

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