Livorno, via ai lavori per produrre biogas: si demolisce il centro di raccolta
o spazio di via degli Arrotini sarà trasferito temporaneamente in via dei Cordai Marchini: «La fase di smontaggio durerà un mese, dopo ci sarà la bonifica bellica
LIVORNO. Con i cantieri per il nuovo impianto Fanghi-forsu ai blocchi di partenza, il centro di raccolta Aamps del Picchianti è pronto a trasferirsi. Perché se è vero che, come dice l’ingegnera di Asa Antiniska Marchini, «dal 10 febbraio inizieremo le demolizioni», Aamps si avvantaggia chiudendo via degli Arrotini già da lunedì. È proprio in quello spazio, infatti, che nascerà parte dell’impianto in grado di trasformare i fanghi e la frazione organica dei rifiuti urbani (la forsu) in carburante bio. Ma andiamo con ordine.
L’impianto
Nell’impianto progettato da Asa l’umido e il fango finiranno all’intero dei digestori già esistenti per essere trasformati in assenza d’ossigeno. Ne deriveranno acqua, biogas e un tipo di fango da inviare al compostaggio che sarà utilizzato come fertilizzante. Per arrivare a tutto questo è necessario adeguare i digestori esistenti affinché possano ospitare il doppio flusso fanghi+forsu e sarà creata una piattaforma per la selezione della forsu che poi sarà liquefatta per essere immessa nei digestori. I camion, cioè, verranno scaricati dalla spazzatura e ciò che c’è dentro i sacchetti sarà separato e depurato. Poi nei digestori avverrà la procedura di degradazione che trasformerà tutto in biogas.
Il centro di raccolta
Dove adesso c’è il centro di raccolta sarà invece realizzata la piattaforma con capannone per riceve forsu e fanghi. Ecco, dunque, che lunedì Aamps chiuderà il punto di via degli Arrotini per aprirne un altro in via dei Cordai, sempre al Picchianti, dove le utenze domestiche potranno portare le stesse tipologie di rifiuti il sabato dalle 8,30 alle 17. Le utenze non domestiche dovranno invece contattare Aamps per concordare l’eventuale ritiro direttamente nei negozi. Quello in via dei Cordai, d’altra parte, sarà uno spazio provvisorio in attesa dell’attivazione un nuovo centro di raccolta “Picchianti” in via delle Corallaie. «L’obiettivo – fanno sapere da Aamps – è di renderlo disponibile alla cittadinanza entro pochi mesi».
I lavori
Per quanto riguarda il nuovo impianto fanghi-forsu, prima dell’adeguamento dei digestori già esistenti e della costruzione dei nuovi impianti, ci sarà la fase di demolizione e smontaggio delle strutture non necessarie che sono state fino a ora utilizzate da Aamps per altri scopi. «Quest’operazione durerà un mese – spiega Antiniska Marchini – poi si passerà alle indagini archeologiche (per verificare l’eventuale presenza di reperti nel sottosuolo, ndr) e alla bonifica bellica». Dopodiché si andrà avanti col resto del cantiere come da tabella di marcia. E i lavori dovranno concludersi entro il maggio del 2026. Questo perché sull’investimento complessivo di oltre 17 milioni, 10 sono coperti da finanzia menti relativi al Pnrr.
I numeri
L’impianto servirà per trasformare in biogas 4.100 tonnellate di fanghi e 17mila tonnellate annue di organico prodotto in città. Mentre saranno 8.500 le tonnellate annue di digestato finale da avviare al recupero come fertilizzante. A regime sono attesi 2,6 milioni annui di biogas prodotto dal processo di codigestione (gas con una percentuale di metano di circa il 60%) dei fanghi insieme alla forsu. Si tratta di metano biologico che sarà utilizzato come carburante per i mezzi interni di Asa. E, in prospettiva, sarà immesso nella rete cittadina.