Il Tirreno

Livorno

Il processo

Alluvione, il Comune ha pagato i risarcimenti ai familiari: potrebbe rivalersi su Nogarin

di Stefano Taglione
Il sindaco Filippo Nogarin in aula durante il processo
Il sindaco Filippo Nogarin in aula durante il processo

Versati 2.050.000 euro dall'assicurazione e da palazzo civico ai parenti delle otto vittime che si sono costituiti parte civile. L'ex sindaco, che ha comunque presentato ricorso in appello chiedendo l'assoluzione, è stato condannato in primo grado a tre anni di reclusione per omicidio colposo plurimo

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Anche se il processo è ancora in corso, con l’ex sindaco Filippo Nogarin che ha fatto ricorso alla corte d’appello contro la condanna a tre anni di reclusione per omicidio colposo plurimo, il Comune ha già pagato le provvisionali (già esecutive) ai familiari delle otto vittime dell’alluvione che nella notte fra il 9 e il 10 settembre del 2017 in città ha seminato morte e distruzione.

Le cifre

Sono 2.050.000 euro quelli versati da palazzo civico e dall’assicurazione, che come anticipato dal Tirreno nei mesi scorsi ora potrebbero rivalersi sull’allora primo cittadino del M5s, ora dirigente in Ferrovie, laddove naturalmente i giudici ne ravvisassero la colpevolezza in via definitiva. Gli importi sono stati liquidati a Camilla Ramacciotti (300.000, che ha perso i genitori Simone Ramacciotti e Glenda Garzelli, il fratellino Filippo e il nonno Roberto Ramacciotti), Giorgio Ramacciotti (250.000, ha perso il fratello Simone, la cognata Glenda, il padre Roberto e il nipote Filippo), Paola Risi (250.000, ha perso il figlio Simone, la nuora Glenda, il marito Roberto e il nipote Filippo), Carlo Garzelli e Simonetta Grimaldi Bernuzzi (150.000 ciascuno, hanno perso la figlia Glenda, il genero Simone e il nipote Filippo), Michela Demurtas (150.000, ha perso la figlia Martina Bechini), Filippo Meschini, sposato proprio con Martina (per lui 100.000 euro), Alessandra Bechini (la sorella di Martina, 100.000), Marco Frattali, Francesca Frattali e Maria Cristina Stabili (le prime due figlie di Raimondo Frattali, mentre Maria è la vedova, 100.000 ciascuno), Andrea Vestuti e Maria Luisa Matteini (figlio e moglie di Roberto Vestuti, 100.000 euro ciascuno) e Mara e Alba Tampucci (50.000 ciascuno per aver perso il fratello Gianfranco, col quale convivevano). Gli importi sono provvisori: quelli definitivi potranno arrivare dopo la sentenza passata in giudicato e in sede civile.

Il ricorso

Nogarin, come anticipato, attraverso la sua avvocata Sabrina Franzone ha presentato ricorso in appello. L’udienza, al tribunale di Firenze, deve ancora essere fissata ma potrebbe slittare all’anno prossimo. «Luca Soriani (il tecnico reperibile per la protezione civile quella notte e sul campo in quelle ore ndr), per oltre nove ore, non ha mai avvisato né il dirigente della protezione civile Riccardo Pucciarelli, né il sindaco Nogarin del grave peggioramento delle condizioni meteo e degli effetti sul territorio nonostante il ricevimento di alcune informazioni allarmanti, continuando a gestire in prima persona il rischio. È quindi oggettivo e insindacabile che la mancata assunzione della direzione e del coordinamento del primo cittadino, quella notte, sia dipesa dall’omessa e doverosa comunicazione che gravava sul dirigente o sul responsabile in servizio quella notte», questo uno dei passaggi dell’appello presentato dalla legale.

Soriani sotto attacco

Nel ricorso, la difesa, punta molto sulle responsabilità (i mancati avvisi al sindaco) di Soriani: «Il tribunale – si legge nel ricorso – è apparentemente severo, ma nessuna conseguenza è stata tratta dalle ripetute violazioni che Soriani ha messo in atto, prima tra tutte l’omessa comunicazione al sindaco, sia della carenza di organico, sia dell’abbandono di Pucciarelli, sia soprattutto del peggioramento delle condizioni meteo in corso dell’evento. Perché se è vero che il piano era scarno e carente di procedure, almeno una era chiara e di semplice comprensione per chiunque: comunicare al sindaco il peggioramento delle condizioni meteo in corso di evento. Invece Soriani, nonostante la percezione diretta oltreché mediata del gravissimo peggioramento delle condizioni delle strade, degli allagamenti che le rendevano impraticabili già dalle prime ore della domenica mattina, non cerca mai di mettersi in contatto né col sindaco, né con Pucciarelli e neppure con Novellino, il coordinatore dei volontari, che dopo averlo convocato intorno alle 21,30 non coinvolgerà più dopo l’una di notte della domenica, tanto che i volontari rientrarono tutti a casa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Primo piano
La manifestazione

La protesta dei trattori arriva in Fi-Pi-Li: il percorso previsto