Livorno, case popolari: «In calo le occupazioni, ma cresce la morosità colpevole»
L’assessore al sociale Andrea Raspanti riepiloga la situazione: «Sfratti non improvvisi, gli inquilini vengono contattati»
LIVORNO. «Chi non paga l’affitto e non ha motivazioni certificate per non pagare, perde la casa. Questo messaggio deve essere chiaro. Noi contrasteremo sempre la morosità». Dopo che Il Tirreno è entrate nelle abitazioni di via Nino Bixio, a Shangai, è l’assessore alla Casa e al Sociale, Andrea Raspanti, a sottolineare come il problema delle morosità nelle case popolari sia un’emergenza sociale. «Chi non paga l’affitto contribuisce ad alimentare la possibilità che Casalp non possa fare la manutenzione ordinaria. È un tema di responsabilità di ogni singolo inquilino», sottolinea.
Assessore, quando vi siete insediati si parlava più delle occupazioni abusive che della morosità degli inquilini nelle case popolari. Cos’è cambiato?
«Quando siamo arrivati, le occupazioni erano il problema più esplosivo. Dal 2019 ad oggi il numero di case occupate è calato drasticamente, così come le occupazioni che vengono fatte. Nel 2024 sono state soltanto una decina, e la maggior parte sono state eseguite subito. Il messaggio che la stagione delle occupazioni è finita è passato, ora deve passare lo stesso messaggio per la morosità, che apparentemente può sembrare un dato meno importante».
Quante sono le case popolari occupate oggi?
«Quando siamo arrivati, nell’edilizia residenziale pubblica, le case occupate erano più di 200. Erano soprattutto a Shangai, e in parte anche in Corea e in Fiorentina. Oggi siamo arrivati ad averne 20, che sono con una situazione socio-sanitaria particolare, e sono sparse in tutta la città».
Oggi invece il problema principale è la morosità, un danno per tutti i livornesi.
«Ha avuto un impatto devastante sui bilanci di Casalp. Con i canoni che incassa, Casalp si auto sostiene, e se gli inquilini non pagano l’affitto, Casalp ha meno risorse per fare la manutenzione ordinaria, che spetta alla società. Se chi non paga è oggettivamente in difficoltà nel pagamento dell’affitto, ci sono delle misure apposite, dei meccanismi di tutela. Oggi comunque procediamo con due sfratti a settimana».
Prima di arrivare ad essere sfrattati, gli inquilini abusivi vengono avvisati con largo preavviso?
«Le persone non sanno la data di esecuzione, ma gli sfratti non sono improvvisi, vengono preparati, e le persone sono contattate prima. Questo significa che non ci sono situazioni di tensione grossa, come si è visto anche con lo sfratto in via Nino Bixio. Per gli interventi di esecuzione dello sfratto abbiamo formato appositamente un nucleo qualificato sugli sgomberi. E mentre prima l’impegno ruotava su tutto il personale, ora ci sono delle persone che hanno un know-how specifico. In questi anni è stato anche potenziato l’ufficio Casa del Comune. Chi vi si rivolge ora trova un punto chiaro e fisso».
Al di là degli sfratti e delle morosità, è un dato di fatto: oggi le condizioni delle case popolari non sono ottimali.
«La manutenzione straordinaria è a carico del Comune, mentre di quella ordinaria è responsabile la società che gestisce il patrimonio, quindi Casalp. Il canone medio mensile incassato da Casalp è di 100 euro al mese a inquilino. E se una parte degli inquilini non paga, succede che quando devi svolgere manutenzione ordinaria mancano le risorse. Come Lode, che riunisce i Comuni della provincia di Livorno che fanno parte di Casalp, entro quest’anno azzereremo il canone concessorio che la società paga ai Comuni per utilizzare il patrimonio. Questo produrrà 800mila euro in più che Casalp potrà investire nelle manutenzioni. Ad oggi la società vi spende tre milioni di euro all’anno».
Andando oltre la manutenzione in sé, non è raro sentire cittadini che si lamentano di non essere ascoltati da Casalp.
«Una linea di mandato che abbiamo rinnovato anche ora, e il presidente Marcello Canovaro si sta impegnando molto in questo, è che i rapporti che la società ha con l’utenza devo essere migliorati. Si deve avere la capacità di dare risposte tempestive. Bisogna che Casalp faccia meglio».
Con la manutenzione straordinaria, quale alloggi rifarà il Comune?
«Appena la regione approverà il Piano operativo regionale rifaremo gli immobili di via Giolitti 31-35, a Shangai, e via De Sanctis 1, via Amendola 36 e 40».l