Il Tirreno

Livorno

Il libro

"Quella valigia ritrovata ai Tre Ponti di Livorno". L’ex microbiologo volontario e il noir labronico ambientato nei quartieri sud

di Marcello Mastrocola
"Quella valigia ritrovata ai Tre Ponti di Livorno". L’ex microbiologo volontario e il noir labronico ambientato nei quartieri sud

Renzo Pacini nel direttivo di Vivi Montenero e il libro tra giallo e formazione: "Il protagonista è livornese"

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO Nuova opera letteraria per Renzo Pacini. L’autore livornese vedrà a giorni disponibile nelle librerie il suo “E mi vieni a trovare”, edito dalla fiorentina Pab, suo settimo lavoro in 12 anni. «E’ un romanzo, un po' noir, ma anche in qualche modo romanzo di formazione. Forse anche un lavoro autobiografico, ma non del sottoscritto, è più che altro un’autobiografia di natura collettiva, generazionale», racconta il microbiologo in pensione che adora scrivere e si impegna, nel quotidiano, per la “sua” Montenero, essendo componente del consiglio direttivo dell’associazione ViviMontenero.

Il testo è ambientato a Livorno e il protagonista è un livornese: «Fulvio, con la sua passione per la musica, i suoi problemi di salute, le sue contraddizioni - delinea il personaggio - Fulvio nasce in una famiglia che lo voleva medico ma invece è un musicista, molto preparato su temi musicali ma senza ispirazione e talento, la vita gli cambierà quando trova nel mare di Ardenza, ai Tre Ponti, una valigia sigillata con dentro testi e musica di canzoni che lui farà sue, pubblicandole a suo nome, che gli daranno un grandissimo successo artistico. L’ansia e il rimorso per aver fatto sua qualcosa che non gli apparteneva gli sconvolgerà però la vita, lo porterà a rompere la sua relazione sentimentale e ad avere gravi problemi di salute». Ma Fulvio è livornese e incarna molti aspetti dell’essere cittadino di Livorno, è figlio di un melting pot culturale, molto aperto verso il prossimo, anche nei momenti più difficili. «Va in qualche modo però controcorrente - riprende - perché vuole dedicarsi all’arte musicale in un periodo in cui, essendo nato negli anni ’50, per le famiglie era una ambizione legittima per l’operaio poter avere il figlio dottore, perché investire sulla propria cultura era una diffusa aspettativa di scalata sociale, valori che oggi, purtroppo, sembrano essere venuti meno”».

Tanti i luoghi di Livorno sono poi scenario dei fatti e delle vicende di Fulvio e della sua vicenda umana. Il libro sarà presentato alla città, il suo debutto, il 31 gennaio a Villa Lloyd, alle 18, 30.

«Buona parte del libro è ambientata nei quartieri sud, ci sono vari passaggi su Ardenza, luoghi belli e brutti del quartiere che Fulvio frequenta, ma anche di Montenero e il suo Santuario, dove la donna di cui si è innamorato, che è peraltro ex moglie dell’autore originario delle canzoni, va a pregare perché lui è in coma. Tutto nasce dai Tre Ponti, ma si collega fortemente con la storia livornese recente: Fulvio troverà in mare la valigia che gli darà ispirazione perché questa è trasportata dalle impetuose acque che colpirono l’alluvione nel 2017, una fase drammatica della storia della nostra città, con un contributo anche maggiore quindi alle sue ansie e i suoi sensi di colpa».

Renzo Pacini ha voluto quindi fondere amore per la città, per la cultura, la narrazione, ma anche per ogni ardente desiderio di impegnarsi, di investire sui propri talenti e le proprie capacità: “io sono pensionato ed ero microbiologo, sono in pensione da 12 anni e mi sono voluto dedicare alla narrativa, che mi ha sempre ispirato molto. Penso sia utile per tutti cercare una realizzazione su ciò che si può o si sa fare. Il disimpegno ci peggiora. Livorno è ricca di bellezze, cultura e con una identità ben definita, la possiamo difendere quotidianamente, con l’impegno e la disponibilità di tutti».l




 

Festival
La gara

Sanremo 2025, le pagelle della serata duetti e cover: Fedez emotivo ma la telenovela del suo amore ha stancato (5), Brunori Sas omaggia Dalla (6)

di Libero Red Dolce