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Livorno, bus: è ancora caos biglietti. Multe nonostante il ticket pagato: le testimonianze

di Luca Balestri
Livorno, bus: è ancora caos biglietti. Multe nonostante il ticket pagato: le testimonianze

Autolinee Toscane, contattata dal Tirreno, fa sapere che sta facendo le opportune verifiche

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LIVORNO. «Di solito ultimamente pago il biglietto sul bus con il bancomat, e anche l’ultima volta ho fatto così. Ma mi è comunque stata fatta la multa». A lamentarsi del trattamento ricevuto è Alessandro Cateni, che tutti i giorni prende il bus. Mai spostamento da viale Carducci a via Grande gli è costato di più, rispetto a quello di mercoledì scorso. «La multa che mi è stata fatta è di quaranta euro».

Ma cos’è successo esattamente? Qualcosa di simile a quanto abbiamo raccontato nell’edizione di ieri, con due cadetti dell’Accademia (che si sono rivolti a un legale) multati su un bus lo scorso 24 ottobre e multati nonostante avessero pagato il biglietto, per un ritardo nella registrazione automatica.

«Sono salito sull’autobus, sulla linea 1+, sul viale Carducci, alla fermata vicino a via della Pannocchia – il racconto di Cateni -. Ho acquistato il biglietto alle 15, 24, appena sono salito. Ma alla fermata immediatamente successiva a quella in cui sono montato io, sono salite due controllore, che mi hanno fatto la multa. Le controllore hanno avvicinato la mia carta (il bancomat, ndr) alla macchinetta del bus da cui si acquistano i biglietti, e hanno visto che era stato fatto».

Le controllore salite sul mezzo, quindi, hanno sanzionato Cateni perché, secondo i loro controlli, l’acquisto dell’utente sarebbe stato fatto dopo la loro entrata sul bus. «La multa mi è stata fatta alle 15, 26. Ma mi chiedo come sia possibile che a loro il mio biglietto non risultasse acquistato all’orario in cui l’ho preso».

Cateni per dimostrare di aver regolarmente comprato il titolo di viaggio, ha fatto l’unica cosa che in questo caso un utente può fare: «Ho fatto vedere dal mio cellulare che mi era stato tolto quanto dovuto, ma questo non è bastato a farmi credere. Non potevo che far vedere il mio estratto conto, anche perché le macchinette su cui si appoggia il bancomat per fare il biglietto non rilasciano la ricevuta, quindi non avrei potuto mostrare altro». Cateni non è nuovo all’utilizzo del bancomat sull’autobus, «ma è la prima volta che mi accade una cosa del genere. Tornerò a comprare i biglietti di carta, ma è un peccato – dice Cateni – . Perché se ci sono questi inconvenienti, dal punto di vista tecnologico si torna indietro».

Non ci sta, l’utente, a ricevere questo trattamento: «È normale che un cittadino venga trattato così? – si chiede – . Tutti avevano visto che avevo fatto il biglietto. E la multa l’ha presa anche una signorina, esattamente come me. Anche lei era salita alla mia stessa fermata, ed ha avuto il mio stesso problema, ricevendo la sanzione».

Non ha intenzione Cateni di pagare la multa: «Mi toccherà fare ricorso, ma sarà una perdita di tempo. Lo faccio perché so di aver ragione, di aver fatto il biglietto. E il trattamento che ho ricevuto non è gradevole». E oltre a quanto accaduto, Cateni sottolinea anche che «le macchinette del bus dove si comprano i biglietti a volte tolgono un euro, altre volte uno e settanta, che dovrebbe essere il prezzo del biglietto».

Autolinee Toscane, contattata dal Tirreno, fa sapere che sta facendo le opportune verifiche. 


 

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