Calenzano, il livornese Emiliano Braccini lotta per la vita: trasportatore e volontario dal cuore grande
È molto conosciuto a Livorno, essendo un volontario di lungo corso della Svs di Ardenza, la seconda sede della Società volontaria di soccorso
LIVORNO. C’è un livornese che lotta tra la vita e la morte in seguito all’esplosione di lunedì 9 dicembre a Calenzano, che ha causato cinque vittime.
Chi è Emiliano
Emiliano Braccini è ricoverato al Centro Grandi Ustioni di Pisa. È molto conosciuto a Livorno, essendo un volontario di lungo corso della Svs di Ardenza, la seconda sede della Società volontaria di soccorso (la prima è quella centrale di via San Giovanni). Il sabato pomeriggio, da tempo, svolge i turni guidando l’ambulanza. Un autista affidabile, stimato e benvoluto da tutti, che appena ha un attimo di tempo libero lo dona al prossimo, per far del bene alla città. Abita nella frazione colligiana di Stagno, proprio vicino alla raffineria Eni dove col suo camion, come avvenuto nella mattina di lunedì 9 dicembre Calenzano, carica abitualmente il carburante da consegnare alle pompe di benzina della nostra regione. L’ultimo aggiornamento sulle condizioni di Emiliano – del pomeriggio di martedì 10 dicembre – dice che ha ustioni di secondo e terzo grado su gran parte del corpo.
Gli amici
«Da tanti anni è con noi – racconta il direttore della Svs, Francesco Cantini – e solo per un periodo, quello del Covid, aveva temporaneamente smesso, anche per motivi familiari e lavorativi, come del resto diverse altre persone. Ultimamente, nel tempo libero, è tornato a operare assiduamente nei turni del sabato pomeriggio. È una persona molto solare, estremamente alla mano, un grande volontario. Sono vicino alla famiglia e a tutte le altre persone che stanno vivendo momenti di dramma e apprensione a causa dell’esplosione del sito industriale, una tragedia». La speranza di tutti i volontari della Svs, e della città intera, è che il cinquantunenne possa presto mettersi alle spalle questo tragico incidente.
Il lavoro
Emiliano lavora in una ditta di autotrasporti. Il suo compito, ogni giorno, è caricare nelle autocisterne il carburante dai siti industriali di stoccaggio (Calenzano, Stagno, ma anche a Livorno ai Costieri D’Alesio, ad esempio) per consegnarlo nei distributori di benzina dei vari marchi, non solo dell’Eni, in mezza toscana. Nella mattina di lunedì 9 dicembre si trova alle porte di Firenze, per poi partire con le consegne. Un processo automatizzato, quello del carico a Calenzano: chiedi l’autorizzazione per entrare all’interno, completi il procedimento della tara, parcheggi l’autocisterna dove c’è la pensilina di carico e poi, inserendo il tubo nella cisterna, aspetti il carico del carburante che serve per le consegne. È quello che stav facendo, o comunque per fare, Emiliano lunedì 9 dicembre.