Livorno ricorda il libraio ed editore Franco Ferrucci a 10 anni dalla sua scomparsa
A salire sul palco di LeggerMente Viola Barbara e Giulia Bernini per presentare insieme il loro libro "Cosa sognano i sogni"
LIVORNO. Domani, mercoledì 31 luglio, alle 19 al Chioschino di Villa Fabbricotti, in occasione dell’ultimo appuntamento di “Leggermente”, con la presentazione del libro “Cosa sognano i sogni” di Viola Barbara e Giulia Bernini (Edizioni Erasmo) si ricorda lo storico libraio ed editore livornese Franco Ferrucci, a dieci anni dalla scomparsa. Introduce: Pier Giorgio Curti, psicologo psicoterapeuta psicoanalista.
A dieci anni dalla scomparsa di Franco Ferrucci Edizioni Erasmo ricorda i sogni del suo iniziatore con un libro che «va nel profondo e in labirinti di cui non sappiamo quale sia l’inizio e quale la fine».
A salire sul palco Viola Barbara e Giulia Bernini per presentare insieme Cosa sognano i sogni. Racconto sulla genesi di un laboratorio a cura dell’associazione culturale Uovo alla Pop su e con i sogni dei disabili mentali del Centro Diurno Oami di Livorno, la pubblicazione, con testi della prima e progetto grafico della seconda, è il risultato di un gesto d’amore e il lavoro ultimo a quattro mani di due tra le più interessanti figure femminili nel panorama letterario e artistico locale. Pier Giorgio Curti, psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista e specialista in disabilità intellettive, introdurrà l’incontro.
L’ultimo appuntamento sarà intanto solo un arrivederci. Dopo la pausa imminente, la rassegna riprenderà con LeggerMente Next, un calendario di ben 14 incontri con autrici ed autori già conosciuti nelle precedenti edizioni o particolarmente legati al territorio locale ai quali gli organizzatori dedicheranno uno spazio tutto proprio dal 2 al 18 settembre.
«Viola Barbara scrive. Di poesie, di sogni, scrive in tutte le ore dei giorni. Deve scrivere o le parole le si incastrano in testa e bussano invadenti. All’attivo quattro pubblicazioni, Il tuo profilo migliore, Clem, la Reggia di Venere, Ronzinanti e molti versi persi per strada. Giulia Bernini è artista visiva, che pone al centro della sua ricerca l’arte partecipativa, sociale e pubblica. Conduce laboratori creativi con realtà fragili; i suoi preferiti sono con i residenti del Centro Oami, con i quali collabora da molto tempo».
Ingresso libero, gratuito e accessibile a tutte e tutti. I posti a sedere per poter assistere comodamente all’evento sono limitati, per questo è consigliata la prenotazione su eventbrite.it.