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Capraia, polemiche degli ambientalisti sul bar in spiaggia: «Ha un’insegna sessista e volgare»

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Legambiente critica lo slogan del nuovo punto di ristoro sull’arenile del Frate e chiede al contempo il restyling dello scoglio

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CAPRAIA. «Legambiente e Touring club hanno assegnato a Capraia il vessillo con le cinque vele, simbolo di un turismo attento all’ambiente e alla sostenibilità, anche grazie al massimo del punteggio ottenuto per lo stato di conservazione, per la pulizia del mare e delle spiagge, la presenza di spiagge libere, perché l’isola offre luoghi di interesse storico-culturale, musei, siti archeologici e promuove iniziative nel campo della gestione sostenibile. L’unico indicatore nel quale Capraia non raggiunge il top (anche se il livello è buono) è la qualità dell’accoglienza e la sostenibilità della località e a migliorare la performance in questo campo non sembra contribuisca l’insegna di una nuova concessione sulla spiaggetta del Frate, che ci hanno segnalato diversi turisti non divertente, come evidentemente nelle intenzioni di qualcuno, ma sessista e volgare».

A scriverlo, polemizzando sul cartello “Bistecche e patata a volontà”, Legambiente. «Siamo di fronte a dove un tempo, in mezzo al mare, c’era lo scoglio del Frate che dà il nome alla località e la cui testa giace come una specie di moai fallico capraiese – proseguono gli ambientalisti – tra le docce e la ghiaia. Come denunciarono Italia Nostra e Legambiente nel 2016, il Frate è stato rovinato durante i lavori di costruzione del molo dei traghetti e il compianto sindaco Gaetano Guarente aveva chiesto che lo scoglio del Frate, che era stato spezzato, venisse rimesso a posto. Invece è stato abbandonato sulla spiaggia, riempito di sassi, e ha perso “il sacco” che aveva sulle spalle. Una località come Capraia, un’eccellenza ambientale e dell’eco-turismo, non può scadere a questi livelli di allusione pecoreccia da bar suburbano». 

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