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Elezioni a Livorno, Prospettiva candida Mazzerbo

di Juna Goti
Elezioni a Livorno, Prospettiva candida Mazzerbo<br type="_moz" />

Niente coalizione con Buongiorno e 5 Stelle

01 febbraio 2024
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Livorno Quando si presentano per un botta e risposta in vista delle elezioni che decideranno il sindaco sono in sette. «E abbiamo dovuto fare selezione interna, perché voleva venire tutta la squadra», sorridono. Già questo la dice lunga sul clima che si respira in casa Prospettiva. Ma intanto partiamo dalle notizie. Alla domanda: correrete davvero? Perché gira voce che potreste anche rinunciare. La risposta è questa: «Proprio in questo momento uno di noi è in Comune a prendere tutti i moduli». Quindi il primo nodo da sciogliere: Prospettiva starà in coalizione con 5 Stelle e Buongiorno o si presenterà da sola? Niente tattica politica, la risposta è chiara: «Ci prepariamo a correre con il nostro candidato sindaco, Carlo Mazzerbo, sarà presentato il 16 febbraio con un evento aperto alla città».

Così ecco l’annuncio ufficiale: la lista civica, che molto si ispira all’esperienza dell’associazione Reset, non entrerà nella compagine M5S-sinistra, che va verso la candidatura di Valentina Barale e che pochi giorni fa ha risposto no alla proposta di fare primarie aperte per scegliere il candidato. «Non ci siamo trovati su un punto chiave come quello della partecipazione e se manca questo è complicato starci...», taglia corto l’ex assessora della giunta M5S, l’architetta e insegnante Paola Baldari. «Non sappiamo quando sarà l’assemblea di villaggio, lo leggeremo da giornale, se parteciperemo lo faremo da cittadini, così, per curiosità». Accanto a Baldari e allo storico direttore del carcere Mazzerbo, ci sono Mirko Mirabelli (presidente della cooperativa del Mercato ortofrutticolo), Nicola Suggi (tecnico ambientale), Michele Bondi (operaio chimico), Franco Fantappié (pensionato Tim e presidente Anpana) e Giovanni De Peppo (ex assessore e assistente sociale). Non può esserci ma si collega da remoto il vulcanico presidente di Reset, Pino Pera. Tutti saranno nella lista per il consiglio comunale. «Questa corsa non mi spaventa – dice Mazzerbo – perché è una squadra forte. Io sono un sognatore, ma concreto, ho l’esempio di Pino. Facciamo un appello a chi vuole essere un cittadino attivo e ha voglia di impegnarsi, le porte sono aperte. Usciamo dallo stato di lamento e rimbocchiamoci le maniche».

Il programma si intitola: Livorno bene comune. Uno dei punti chiave è il recupero degli spazi pubblici, «troppi», inutilizzati e degradati. Un po’ come Reset si è impegnata a fare con un esercito di volontari (e anche coinvolgendo gli ultimi, i detenuti) prima con le Terme del Corallo, poi con Villa Rodocanacchi e Maurogordato. Fantappié si commuove: «Le nostre attività sono contagiose, il fare fa fare. E Prospettiva è nata per fare, andiamo fino in fondo».

«Il filo conduttore del programma è la partecipazione – sottolinea Mazzerbo – intesa come rivoluzione del modo di fare politica». In concreto? «Per esempio facendo sì che i consigli di zona abbiano davvero il potere di decidere, con il bilancio partecipato. E ristrutturando gli spazi abbandonati, dandoli in gestione alle comunità». Le parole chiave sono «partecipazione e cultura», «perché una città viva è anche una città sicura». Spunta così, per esempio, il progetto di una “Livorno fiera” nell’ex stazione San Marco, l’’ancora buia Leopolda livornese.

A parlare di ambiente è Suggi: «Faremo una cosa rivoluzionaria, creando un’alternativa all’inceneritore». Da chiudere. «Stiamo organizzando un evento che vedrà il coinvolgimento di una società che fa trattamento meccanico evoluto. L’impianto che proponiamo punta a ridurre di oltre la metà il materiale che poi va a incenerimento». Ma l’evento si focalizzerà anche su altro. «La raccolta differenziata che proponiamo punta a premiare i cittadini virtuosi spingendo la tariffa puntuale con isole ecologiche di quartiere, aperte per 24 ore su 24, dove i cittadini possono conferire direttamente, vedendosi scontare fino al 50 per cento della parte variabile della Tari».

Per il ribattezzato cubone e per il nuovo ospedale la risposta è la stessa: «Lì non se ne parla». «Puntiamo a riqualificare l’attuale ospedale», e De Peppo rilancia il piano Mariotti aggiornato. «Abbiamo nel programma una riqualificazione del parterre e dell’ex Pirelli, con bar, spazi per i giovani e uno zoo verde con l’arte topiaria», sculture, in questo caso di animali, fatte con le piante.

La sicurezza: «Il nostro motto è più sociale, meno penale. Un’idea possibile è sperimentare equipe multidisciplinari (polizia municipali, assistenti sociali, mediatori culturali) nelle zone più critiche», che è «l’opposto dell’esercito nelle strade». Il lavoro: il titolo è “Livorno next”, «un incubatore di progetti e idee sostenuto dal Comune, che può mettere a disposizione una comfort zone, purché chi viene a investire si leghi al territorio».

Ma per una lista civica che corre da sola la strada è in salita. A quanto o cosa punta? «Intanto a risvegliare le coscienze», risponde Mazzerbo. «Riportare a votare chi non lo fa più», gli fa eco Suggi. «Faremo il botto», reagisce Mirabelli, che dice: «Noi non siamo quelli dell’Hotel Palazzo, siamo quelli dei quartieri, ci piace stare tra la gente, sentire di cosa c’è bisogno». Ma al ballottaggio che indicazione di voto daranno? È vero che hanno parlato sia con Luca Salvetti (centrosinistra) che con Alessandro Guarducci (centrodestra)? «Siamo stati cercati da tutti e parliamo con tutti», ma «saranno i cittadini a scegliere». Una cosa, però, vogliono chiarirla: «Il percorso di Prospettiva non sarà mai contro qualcuno. Non saliremo sul ring a fare a cazzotti, saremo quelli del proporre». l


 

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