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Giorno della Memoria, il calendario delle iniziative a Livorno: si parte con le pietre d’inciampo – Tutti gli appuntamenti

Giorno della Memoria, il calendario delle iniziative a Livorno: si parte con le pietre d’inciampo – Tutti gli appuntamenti

Sabato 27 gennaio la giornata istituita dalle Nazioni Unite per ricordare l'anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e commemorare le vittime dell'olocausto

22 gennaio 2024
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LIVORNO  Il Giorno della Memoria della Shoah a Livorno. Si aprono martedì 23 gennaio le iniziative promosse dal Comune insieme a enti e associazioni per celebrare la ricorrenza internazionale istituita nel 2005 e fissata ogni 27 gennaio dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per ricordare l'anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e commemorare le vittime dell'olocausto. 

Martedì 23 gennaio alle 17.15 in via Fagiuoli 5 saranno scoperte due nuove pietre di inciampo, di fronte alla casa in cui abitavano Liliana Archivolti, maestra dell'orfanotrofio israelita di Livorno, e sua madre Elena della Torre.
Liliana ed Elena vennero deportate ad Auschwitz il 16 maggio 1944 e non fecero mai più ritorno. E’ la significativa iniziativa organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio, in compartecipazione con il Comune, insieme alla Comunità Ebraica, alla Diocesi e Istoreco. Il programma della cerimonia che di fatto apre il calendario delle iniziative per il Giorno della Memoria 2024, è così dettagliato: alle 17 appuntamento in piazza XX Settembre - corteo silenzioso per le vie del centro; alle 17,15 via Fagiuoli 5 memoria deportati livornesi presso le pietre di inciampo poste per ricordare Liliana Archivolti, maestra dell'orfanotrofio israelita, e sua madre Elena della Torre; alle 17.45 piazza Benamozegh - cerimonia finale.
Interventi autorità civili e religiose,  accensione della menorah in ricordo delle vittime della Shoah. La Comunità di sant’Egidio ricorda che tra la fine del dicembre '43 e del gennaio del '44, si consumò la deportazione degli ebrei livornesi. Furono arrestati nelle loro case, per lo più del centro storico, oppure nei luoghi di sfollamento in cui avevano trovato rifugio dopo bombardamenti disastrosi del maggio e del giugno '43, tra gli altri: Gabbro, Guasticce, la montagna pistoiese. Gli arresti furono tutti opera di fascisti italiani e furono compiuti in base a liste e informazioni molto precise, in molti casi su delazione.
I convogli partirono da Fossoli per Auschwitz. Solo pochissimi di questi livornesi fecero ritorno.

Le pietre di inciampo, si ricorda, sono piccoli blocchi quadrati posti davanti la porta della casa nella quale ebbe ultima residenza un deportato nei campi di sterminio nazisti: ne ricorda il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte.
A Livorno sono 20 le pietre di inciampo collocate grazie alle ricerche compiute dalla Comunità di Sant’Egidio.

25 gennaio

Alle 12,45 il Circolo Arci di Colline  e  l'associazione Culturale  Cambiamenti

invitano a partecipare al pranzo dedicato alla Giornata della memoria, come «Unico vaccino contro l'indifferenza», sottolineano.

L’evento si tiene alla sede del circolo Arci Colline “Luigi Norfini” di via di Salviano 51; alle12,45 si pranza; dopo nel salone per iniziare alle 14,15 ad onorare la memoria di tutte le vittime della Shoahe delle altre deportazioni del periodo nazi-fascista.  Saranno presenti e graditi ospiti per una breve testimonianza:   Edi Bueno testimone di quel periodo; Vittorio Mosseri presidente Comunità Ebraica di Livorno e Simone Lenzi assessore Cultura Comune di Livorno.


26 gennaio  

Alle 8,15-9  in via degli Archi, Istituto comprensivo Micali, si terrà un evento in occasione della celebrazione della “Giornata della memoria” che ricorre il 27 gennaio di ogni anno: intervento della prof  Giuliana Menasci, testimone della Shoah;  9,10 proiezione del film “Jojo Rabbit”; alle 11 esibizione dell’orchestra dell’indirizzo musicale dell’I.C. Micali

9.30, Cimitero Ebraico (Livorno,Via Don Aldo Mei) deposizione della corona e omaggio alla vittime della Shoah.  

Alle 10.30, Prefettura di Livorno (piazza dell’Unità d’Italia, 1) saluti delle autorità,  testimonianza della Professoressa Giuliana Menasci; esibizione musicale e riflessioni degli studenti degli Istituti Comprensivi “Benci - Borsi”,
“Bartolena”, “Brin” e “Micali” di Livorno. E ancora proiezione di parte del documentario “La questione ebraica: il fascismo e gli ebrei” consegna Medaglie d’Onore conferite dal Capo dello Stato.

Alle 12:45 sala consiliare Palazzo comunale riflessione tra parole e suoni dedicati al tema della Memoria con le esecuzioni dell’ Ensemble vocale e strumentale di studenti e docenti dell’ IIS Niccolini – Palli diretti dal Maestro Paolo Filidei a cura di Lions Club Livorno Porto Mediceo.

Alle 17 ai Bottini dell'Olio Massimo Signorini (conservatorio statale Domenico Cimarosa di Avellino) in occasione della Giornata della Memoria “Il disegno livornese di Leonardo e la famiglia Nunes” con brani di musica ebraica eseguiti alla fisarmonica e omaggi di Mascagni e Puccini.

27 gennaio
Alle 17 Villa Trossi Uberti: a un anno esatto dalla mostra allestita a Villa Trossi con disegni e documenti della prigionia di Luciano Castelli, sabato 27 gennaio Giornata della Memoria, alle  17 si presenta il volume “Marabù. Taccuino della prigionia” che per la prima volta pubblica quei materiali.
Edito da Valigie Rosse (Livorno), il libro è presentato da Francesca Castelli, figlia di Luciano, e da Antonella Capitanio autrice del testo del volume dove è riprodotto il taccuino già esposto a Villa Trossi oltre ad altri disegni di Luciano Castelli (Livorno, 1921-2006).
Castelli è stato letterato, artista e uomo di cultura. Laureato in lettere all’Università di Pisa nel 1944, sin da giovane ha partecipato a numerose mostre di pittura di interesse locale e nazionale, fra cui la prestigiosa Biennale di Venezia del 1950. Ha lavorato a lungo nella scuola, prima come docente e poi come preside, ma anche come sindacalista e come formatore, occupandosi di sperimentazione e innovazione. Dai primi anni ’70 è stato preside del liceo scientifico “Francesco Cecioni” di Livorno, avviandone la trasformazione in un importante liceo sperimentale.
Ingresso libero da Via Pastrengo 21.

«L’autore di questi disegni, negli anni ’44 e ’45, si trovava in Germania deportato dai tedeschi e lavorava in una fabbrica di carri armati con la qualifica di aiuto scrivano. Un giorno gli capitò di trattare in modo poco ossequente un autorevole personaggio, di quelli che al loro passaggio tutti si affrettavano a dare spazio, e dovette perciò subire un mezzo processo da parte della Direzione. Per punizione fu estromesso dall’ufficio e mandato a fare il pompiere di fabbrica: della qual cosa poi si reputò assai fortunato, perché gli poteva capitare molto di peggio».
 

Lunedì 29 gennaio

Alle 17 Biblioteca Labronica Sala Badaloni: conferenza di Annalisa Comes "La scrittura delle donne e la Shoa: Etty Hillesum e Carla Simons: un canto nuovo dall'abisso".

Martedì 30 gennaio

Alle 10, sala Ciampi Palazzo Granducale: "Quelli che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo", la presidente della Provincia di Livorno, Sandra Scarpellini, invita ad un momento di approfondimento e riflessione con Giulio Talini, dottorando in Storia globale alla Scuola Superiore Meridionale di Napoli,

 "Alle radici della modernità. Illuminismo e Shoah".


6 Febbraio
Alle 10:30 sala del Consiglio Comunale: lectio magistralis di Catia Sonetti (studiosa e Direttrice dell’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Livorno ETS) sul tema: “La logica del capro espiatorio e la persecuzione delle minoranze. Dalle Leggi razziali del 1937 alla deportazione”, a cura di Istoreco.

7 Febbraio
Alle 9  Istituto comprensivo Mazzini via Veneto 24: testimonianza della Deportazione incontro con gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, a cura della sezione interprovinciale ANED di Pisa.

9 febbraio
Alle  16.30 Villa del Presidente (Salone degli affreschi): incontro “Scrivere dopo la persecuzione razziale e la guerra.” Saluti della Comunità ebraica di Livorno e interventi di Marcella Filippa (associazione culturale Vera Nocentini), Marta Baiardi (Università di Basilea) e Catia Sonetti (Direttrice Istoreco), a cura di Istoreco.

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