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Livorno

L’incidente

Livorno, sfonda il cancello della chiesa dell’Apparizione: poi chiama il carro attrezzi e fugge – Video

di Stefano Taglione

	I danni al cancello della chiesa (foto Franco Silvi)
I danni al cancello della chiesa (foto Franco Silvi)

Il priore Luca Giustarini: «Tubi del gas rotti, rischiava di esplodere tutto. Si è rischiata la tragedia»

05 dicembre 2023
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LIVORNO. Si è schiantato con l’auto contro il cancello della chiesa dell’Apparizione, limitandosi poi a chiamare il carro attrezzi che sabato scorso, in mattinata, ha rimosso la macchina portandola a riparare. Si è sfiorata la tragedia in via di Montenero, con l’automobilista che ad alta velocità ha spaccato tutto, anche il muretto, perfino la conduttura del gas di Asa.

Ad accorgersi di quanto accaduto, solo ieri mattina, è stato il priore di Montenero Luca Giustarini. Che ha informato anche tutte le persone presenti alla cerimonia di Santa Barbara nella caserma dei vigili del fuoco, condannando la fuga del proprietario che, secondo la sua ricostruzione, non avrebbe avvertito nessuno. «Ho chiamato i carabinieri di Montenero, che sono intervenuti celermente – spiega il religioso – e per fortuna hanno subito allertato Asa, i cui tecnici sono sopraggiunti per fermare la perdita di gas che andava avanti da quasi 48 ore. Si è rischiata la tragedia, sicuramente la fuoriuscita del metano deve essere stata consistente.

Questa persona, sicuramente, andava molto forte: proveniva da via di Montenero, direzione Ardenza, e detriti del mezzo sono stati trovati anche in mezzo all’incrocio. Non so come mai non abbia chiamato le forze dell’ordine, ora dovrà ripagare tutti i danni: a noi, come Chiesa, e ad Asa per quanto riguarda la conduttura del gas che è stata spaccata».

I militari dell’Arma, dopo la telefonata del priore, si sono messi alla ricerca del fuggitivo. Da un primo riscontro con il pronto soccorso di viale Alfieri nessuno dovrebbe essersi presentato al triage in quelle ore, ma la ricerca più facile sarà quella con i carro attrezzi della zona: un testimone, infatti, avrebbe visto il mezzo pesante rimuovere la macchina e andare via. E la sua testimonianza è stata già acquisita sia da Giustarini che dai carabinieri, con il quale il prete è in contatto. «Non è civile – conclude il priore del santuario di Montenero – non fermarsi. Io me ne sono accorto solo lunedì (ieri per chi legge ) perché noi il fine settimana siamo in santuario. Nessuno mi ha chiamato».

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