Il Tirreno

Livorno

Controlli

Sequestri record della guardia costiera: 50.000 euro di sanzioni

Un militare della guardia costiera durante un controllo (foto d'archivio)
Un militare della guardia costiera durante un controllo (foto d'archivio)

Trentatré persone sono state multate: controlli in tutta la Regione da Piombino a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze

31 ottobre 2023
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LIVORNO. Circa due tonnellate e mezzo di prodotti ittici sequestrati nei 109 controlli effettuati sulle attività di pesca in mare, sbarco, trasporto, distribuzione, vendita e somministrazione passate al setaccio dai militari della guardia costiera della Direzione marittima di Livorno. E 33 persone multate e 50.000 euro di sanzioni comminate. È il riepilogo dell’operazione “Illegal trade” dei militari degli scali Darsena.
 
Il nucleo ispettivo regionale del centro controllo area pesca di Livorno ha sequestrato a livello amministrativo circa 1.400 chili di prodotto ittico, rinvenuto presso un punto-vendita all’ingrosso di Campi Bisenzio (Firenze), importato dalla Cina e inseriti nel circuito commerciale nazionale «senza la prevista documentazione attestante la legalità del pescato in conformità alle leggi internazionali. Gran parte della merce – spiega la guardia costiera – è risultata inoltre conservata in modo non conforme rispetto alle stringenti regole di prevenzione che l’azienda avrebbe dovuto rispettare durante le fasi di stoccaggio e commercio degli alimenti. Al titolare dell’impresa sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 3.500 euro. In due casi i militari, durante le attività ispettive eseguite congiuntamente ai funzionari del Dipartimento unità sicurezza alimentare dell’Asl Toscana centro hanno riscontrato diverse tipologie di illecito tra cui la mancata esibizione della documentazione di tracciabilità, l’esposizione di alimenti con etichette riportanti informazioni non espresse nel modo corretto e la violazione dei requisiti generali igienico-sanitari che hanno condotto alla chiusura temporanea di un minimarket alimentare di Fucecchio e di un ristorante di Scandicci, entrambi gestiti da operatori etnici, per le gravi carenze igienico sanitarie riscontrate». 
 
Le verifiche sono state svolte anche in una pescheria di Piombino dove gli ispettori hanno sequestrato circa 200 chili di sarde di ignota provenienza e prive di etichettatura. «L’attività di controllo continuerà nell’ambito delle direttive impartite dal comando generale del corpo delle capitanerie di porto – proseguono dalla direzione marittima della Toscana – con lo scopo di garantire la tutela delle risorse ittiche, dell’ambiente marino e al fine di contrastare la pesca illegale». 
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