Livorno, Msc rinuncia all’acquisizione di Terminal Darsena Toscana. Guerrieri: «Spero in un ripensamento»
Lo rende noto l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nel suo ultimo bollettino settimanale. Il presidente dell’Authority: «Sono convinto che il porto rappresenti ancora una scelta strategica per gli operatori interessati allo sviluppo del settore contenitori e delle altre tipologie di traffico»
LIVORNO. Passo indietro del colosso Msc nell’acquisizione diTerminal Darsena Toscana. Lo rende noto l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nel suo ultimo Bollettino Settimanale nel quale spiega che, vista la comunicazione pervenuta da parte di CSM Italia-Gate S.p.A. il 30 giugno 2023, con la quale è stato comunicato il formale ritiro della notifica dell’operazione”, l’authority ha deliberato di non doversi esprimere sull’operazione di acquisizione. È stato infatti “formalmente ritirato” il formulario di notifica dell’operazione di concentrazione pervenuto il 9 marzo 2023 e “pertanto non vi è necessità di provvedere allo stesso” si legge nella comunicazione.
Commenta il presidente dell’Autorità portuale di Livorno Luciano Guerrieri: «Considerando proprio l’iter autorizzativo da fare, avevo prudentemente commentato in modo positivo la notizia della acquisizione del Terminal TDT da parte di MSC. Altrettanto prudentemente, perché non conosciamo ancora le motivazioni di questa decisione, valuto con preoccupazione questo passaggio di MSC di ritirare la propria offerta di acquisto del suddetto terminal. Auspico che la decisione rappresenti solo una pausa di riflessione e che, dopo agosto, la procedura possa riprendere nell’ambito di un dialogo costruttivo tra acquirente e venditore e nel rispetto di un ruolo necessario ed equilibrato con gli enti regolatori. Sono convinto che il porto di Livorno rappresenti ancora una scelta strategica per gli operatori interessati allo sviluppo del settore contenitori e delle altre tipologie di traffico e che siano presenti condizioni attuali e future per lavorare e competere nel libero mercato».