In Toscana fondi europei agli oligarchi russi sanzionati: i vigneti, le ville e i milioni
Otto aziende riconducibili a magnati sanzionati hanno ricevuto oltre un milione di euro in fondi UE. Al centro dell’inchiesta Trotsenko e Nikolaev
GROSSETO. Un milione di euro in dieci anni: fondi Pac e Pnrr, quelli destinati alle aziende in difficoltà o che vogliono investire per crescere, consegnati agli oligarchi russi, quelli sanzionati dalla stessa Unione Europea (che vieta loro di riceverli), per i propri possedimenti in Toscana spesso associati a prestigiosi consorzi vinicoli. È quanto emerge dall’inchiesta a quattro mani di IrpiMedia e The Insider che ha acceso i riflettori su controlli insufficienti e mancanza di procedimenti aperti in merito, e riporta sulle pagine della cronaca il nome di Roman Trotsenko.
Chi è Trotsenko
Il magnate, zar dell’aeroporto Baccarini tramite la moglie grazie alla più cospicua quota privata (35,26% all’ultimo bilancio presentato a febbraio) e donatore delle attrezzature per il fitness sul bastione Garibaldi (28mila euro lo scorso marzo), secondo la rivista Forbes – la “bibbia” della business community mondiale, che stila la classifica degli uomini più ricchi e influenti del mondo – nel 2022 aveva un patrimonio netto di circa 2 miliardi di dollari (circa 2,5 miliardi di euro al cambio attuale). Nel 2018 aveva chiesto i permessi al Comune di Scarlino per costruire un resort di lusso a Cala Civette ai piedi della tenuta acquistata nel 2014: Torre Civette con il suo agriturismo, diversi rustici ristrutturati, oltre 100 ettari di terreno e una torre del XVI secolo che affaccia – appunto – sul mare; l’anno dopo era stato criticato per aver chiuso l’accesso alla spiaggetta. «Ho investito qui perché mi sono innamorato di questi luoghi. C’è anche molto da fare, ma io adoro le sfide», raccontò al nostro giornale.
Trotsenko era già finito nella “Putin list” compilata dagli Stati Uniti nel 2018 ma nel 2021, su proposta dell’allora ministro degli esteri Luigi di Maio, era stato insignito dell’Ordine della stella d’Italia. È però nel 2022 con l’invasione dell’Ucraina che il suo nome finì nella bufera: con le sanzioni di Kiev. Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, intervistato dal giornalista Giulio Valesini di Report, lo aveva elogiato: «Per noi è un benefattore, un mecenate. Si occupa di arte, cultura e bonifiche del territorio».
Nel 2023 vennero poi calcolati possedimenti della società Torre Civette sulle coste della Maremma per almeno 20 immobili (per un totale di 45 stanze) e 25 terreni: oltre 1 milione di metri quadrati.
Quindi, il 24 giugno 2024, l’oligarca venne “listato” dall’Unione Europea: «Roman Trotsenko è un importante imprenditore che opera in Russia, con interessi commerciali in società di minerali di ferro e acciaio, carbone, infrastrutture ed energia. Roman Trotsenko è consigliere del presidente della società statale Rosneft, Igor Sechin. È fondatore e comproprietario della società di investimento Aeon Corporation e amministratore delegato di Geopromining Investment (Cyp) Limited. Le aziende controllate da Roman Trotsenko, come Vorkutagol Jsc, operano in settori economici che forniscono una fonte sostanziale di entrate al governo della Federazione Russa. Pertanto, nel suo ruolo, Roman Trotsenko sostiene materialmente il governo della Federazione Russa, che è responsabile dell'annessione della Crimea e della destabilizzazione dell’Ucraina».
Torre Civette produce e imbottiglia cabernet franc e syrah/cabernet sauvignon: «I vini di Torre Civette sono l’autentica voce del territorio, nati dal vento e dalla luce che accarezzano le vigne al tramonto sul Mar Tirreno. In ogni calice si coglie il dialogo tra terra e uomo, che disegna armonie nel paesaggio selvaggio della Maremma», è scritto sul sito. Secondo l’inchiesta l’azienda ha ricevuto 140mila euro di fondi europei in dieci anni. Ma non è finita.
Le tenute a Bolgheri
Nel consiglio di amministrazione Seam siede (anche) Tommaso Francalanci, commercialista che segue anche La Madonnina di Konstantin Nikolaev, altra tenuta (a Bolgheri: casa colonica, oliveti, piscina, vigneti e villa, casa colonica) e altro oligarca, anche lui sanzionato. La Madonnina e Torre Civette – per esempio – avevano vinto il bando “Parco agrisolare” per i pannelli solari nel settore agricolo, che fa parte dell’investimento del ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, attuato dalla società pubblica Gestore servizi energetici (Gse).
Il punto è questo: i due casi di Trotsenko e Nikolaev potrebbero non essere gli unici. IrpiMedia e The Insider hanno individuato altri sei magnati russi che possiedono tenute nella regione: in totale, queste otto aziende hanno ricevuto oltre 1 milione di euro di fondi europei in dieci anni. Ma tra le aziende vinicole toscane, 64 sono schermate da società registrate in paradisi fiscali come Irlanda, Isole Vergini Britanniche e Singapore. Potrebbe essere solo la punta dell’iceberg.l