Il Tirreno

Livorno

L'inaugurazione

Queer Wall, a Livorno il murale coi volti di chi ha fatto la storia del mondo Lgbt

di Luca Balestri
Queer Wall, a Livorno il murale coi volti di chi ha fatto la storia del mondo Lgbt

Al Parco di Centro Città l’opera di Giulia Bernini, in arte Oblo: «Contenta di aver seguito sia la fase progettuale del murales, sia di averlo realizzato, insieme a tanti e tante giovani»

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LIVORNO. «Questo murales nasce dall’esigenza di sensibilizzare la cittadinanza sulle tematiche Lgbtqia+. Ma non solo: racconta anche una storia, quella della nostra comunità: delle nostre esperienze, vite, ma anche del cinema, della poesia, della musica. Insomma, dell’arte». Così ha esordito Linda Salvador, coordinatrice del Gruppo Giovani di Arcigay Livorno che per l’associazione è stata la referente del Queer Wall.

Il Queer Wall è il murales che vede raffigurate diciassette personalità che hanno segnato in modo indelebile la storia della comunità Lgbtqia+: Gilbert Baker, Madonna, Keith Haring, le sorelle Wachowski, Harvey Milk, Lindsay Kemp, Oscar Wilde, Virginia Woolf, Marielle Franco, Marsha P. Johnson, Divine, Aldo Mieli, Lili Elbe, Raffaella Carrà, Saffo e Pier Paolo Pasolini.

L’opera è stato inaugurato sabato 24 giugno al Parchino dell’Odeon, realizzata dall’artista Giulia Bernini, in arte Oblo, che si è detta «contenta di aver seguito sia la fase progettuale del murales, sia di averlo realizzato, insieme a tanti e tante giovani, che lo hanno colorato. Ci siamo conosciuti e siamo diventati una squadra, conoscendoci e divertendoci insieme».

«Siamo felici di aver realizzato un progetto di sensibilizzazione verso la cittadinanza, perché delle tematiche Lgbt+ dovremmo parlarne di più, e questo murales racconta la lotta per i diritti», ha dichiarato Ilaria Tamalio, presidente di Murali, che aggiunge che tra i personaggi rappresentati, quello che le sta più a cuore è Keith Haring.

Il preferito del sindaco Luca Salvetti, che ha tagliato il nastro per inaugurare l’opera, «è Pier Paolo Pasolini che ha detto e scritto cose su Livorno che nel cuore. Ma sono contento ci siano anche Aldo Mieli e Lindsey Kamp: con questi tre personaggi si è omaggiata anche la storia di Livorno».

E Cinzia Bani, consigliera comunale di Casa Livorno, ha aggiunto: «Abbiamo presentato la mozione per questo murales quando si doveva tenere il Pride a Livorno. Siamo contenti sia oggi in un parco pubblico, così tutti possono vederlo e possono riflettere sulle libertà di tutti».

Il Queer Wall è stato patrocinato dal Comune di Livorno, finanziato da So.crem Livorno e Unicoop Tirreno, e sostenuto da Scorpio – Comunicazione e pubblicità e Urban Livorno, con il sostegno tecnico di Non solo bagno e Sikkens.

A promuovere l’opera sono state le associazioni L.e.d. Libertà e diritti Arcigay Livorno e Murali – Diamo colore alla città, in collaborazione con il collettivo Uovo alla Pop e con l’adesione del comitato Toscana Pride. l


 

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