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Livorno, ecco il pranzo multietnico in piazza Garibaldi: «Così ci arricchiamo con le diversità»

di Luca Balestri
Livorno, ecco il pranzo multietnico in piazza Garibaldi: «Così ci arricchiamo con le diversità»

Dall’Albania al Bangladesh, dal Perù all’Ucraina: l’iniziativa nel quartiere

03 giugno 2023
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Livorno Albania, Bangladesh, Egitto, Gambia, Georgia, Iraq, Kurdistan, Marocco, Nigeria, Perù, Repubblica Dominicana, Romania, Senegal, Tunisia, Ucraina. E ovviamente Italia. Il mondo insieme: questo il nome dell’iniziativa che venerdì 2 giugno ha fatto pranzare tutti questi paesi fianco a fianco, in piazza Garibaldi. L’iniziativa è stata organizzata dal Comitato Pontino San Marco Ets insieme a molte delle comunità straniere presenti sul nostro territorio, patrocinato dal Comune di Livorno e realizzato con il sostegno di Conad City di Via delle lastre 26, che ha fornito piatti, bicchieri e posate compostabili per l’evento.

La giornata è stata un punto di arrivo di un percorso iniziato a dicembre 2021, da quando cioè il comitato promotore si è incontrato ciclicamente con gli esponenti delle comunità straniere livornesi per confrontarsi su come rendere la città maggiormente multietnica, in particolar modo su come arricchire la zona di Piazza Garibaldi attraverso le diverse culture. Il pranzo si è aperto festeggiando la Repubblica, citando il secondo articolo della Costituzione, che «riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità».

Così Alessandra Carlesi del Comitato Pontino San Marco Ets, che ha poi aggiunto: «Oggi vogliamo festeggiare; il pranzo è un pretesto por incontrarsi, per conoscersi, per capire ciò che ci unisce e ci arricchisce nella diversità».Per Annalisa Ravenna, presidente del comitato, l’incontro di ieri ha rappresentato «una realtà di interazione tra culture diverse, attraverso la quale cerchiamo il bello di ogni comunità. La nostra attività serve anche per mettere in luce gli aspetti belli di una convivenza multietnica, spesso oscurati dai pregiudizi. La nostra idea è il meticciamento dei popoli». Presenti anche le istituzioni locali. Per Rocco Garufo, assessore al commercio e all’artigianato del Comune di Livorno, il pranzo di ieri è stato «la dimostrazione che tra culture diverse si può vivere serenamente. Questo non significa sottovalutare i problemi che ci sono in zona Garibaldi, per esempio i problemi di sicurezza e di spaccio. È per questo che come ente locale stiamo riqualificando piazza Garibaldi, oltre a spingere nei confronti di questura e prefettura affinché vengano intensificati i controlli delle forze di polizia in questa zona». Per Claudio Cappelli, responsabile dell’Ufficio immigrazione della questura di Livorno, «la pietra angolare della nostra convivenza è l’armonia, la fratellanza, la condivisione tra tutte le nazioni, che si può portare avanti anche attraverso la gastronomia».

Effettivamente, la condivisione ieri è stata la protagonista della giornata: ogni comunità straniera presente ha allestito un banchetto con colori e oggetti tipici della propria nazione, sul quale ha presentato le proprie specialità culinarie. Dal burek albanese, una torta salata con spinaci e ricotta, al tajine marocchino, una pietanza di carne in umido; dall’arroz con pollo peruviano, un piatto tipico dell’America latina con riso, pollo e verdure, al cous cous curdo. A fare da contorno ai piatti tipici delle varie comunità, inoltre, c’è stata una playlist di tutti i paesi presenti, che ha reso l’aria ancor più conviviale.l
 

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