Verso le elezioni

A Livorno il volto di Azione Cattolica finisce nel toto-candidati a sindaco 

di Juna Goti
A Livorno il volto di Azione Cattolica finisce nel toto-candidati a sindaco 

Gianluca Lucetti resterà presidente dell'associazione fino a gennaio. «Poi si vedrà». Ecco perché il suo nome è tra i papabili 

24 maggio 2023
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LIVORNO. Tra un anno i livornesi saranno chiamati a scegliere il sindaco. Può sembrare molto tempo, in realtà dal punto di vista politico è praticamente dopodomani. Le varie forze sono in moto, schieramenti e papabili candidati stanno iniziando a girare intorno ai tavoli, pronti per tessere alleanze o per essere bruciati. In questo quadro non stupisce che l’intervista rilasciata dal vescovo Simone Giusti a La Verità su gender e sinistra abbia fatto rumore, anche all’interno dello stesso mondo cattolico (si veda per prima la reazione del capogruppo Pd Paolo Fenzi, che si è detto «dispiaciuto»).

Sarà il gran parlare degli ultimi giorni, ma anche dal mondo ecclesiale iniziano così a trapelare i primi nomi di papabili candidati, o proposti tali. Uno in particolare sta circolando da qualche tempo in una parte del mondo cattolico livornese, è bene sottolineare in una parte perché come in tutte le famiglie c’è chi in merito ha opinioni e proposte diverse: il nome è quello di Gianluca Lucetti, presidente di Azione Cattolica. Ha 44 anni, due figli, è ingegnere a Camp Darby, è impegnato con l’associazione da quasi sette anni e si dice che sia apprezzato dal vertice.

Contattato dal Tirreno, ieri ha risposto che «non ho candidature in previsione al momento» e che «nessuno me lo ha proposto, né il vescovo né partiti». Ha spiegato che il suo, da presidente di Azione Cattolica, «è un mandato vescovile e in virtù di questa nomina una candidatura in un percorso politico comporterebbe di non poterlo più ricoprire».

Ma subito dopo ha aggiunto anche che il suo secondo mandato è quasi giunto al termine, «a gennaio o a febbraio scadrà», e che «nell’Azione Cattolica si fa un percorso formativo che da laici ti spinge a prenderti a cuore la città dove vivi, per il bene comune». Insomma, in futuro «può darsi che sì ci sia un impegno in tal senso, ma non ora». «Quando il mio mandato sarà scaduto – la dice così – vedremo quali occasioni ci saranno di mettersi a disposizione». Sarà “svincolato” a inizio anno prossimo, le elezioni sono in calendario dopo qualche mese.

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