Il Tirreno

Livorno

Pullman e disordini

Caos sugli autobus livornesi, l'allarme: «Dopo la scuola sulla linea per Colle si fumano le canne»

Stefano Taglione
Un controllo dei carabinieri su un autobus (foto d'archivio)
Un controllo dei carabinieri su un autobus (foto d'archivio)

La protesta di alcuni dipendenti di Autolinee toscane: «Sulla tratta 104 gli studenti sono fuori controllo, l'ultimo caso 15 giorni fa»

31 marzo 2023
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COLLESALVETTI. Una linea dei bus extraurbani dove «abitualmente si fumano le canne». È la numero 104 che da Livorno, precisamente da piazza Grande, porta a Collesalvetti passando da via Firenze, Stagno, Guasticce, Le Murelle, Vicarello e la via Emilia. E proprio qui – secondo diversi autisti di Autolinee Toscane, che Il Tirreno ha incontrato ieri per chiedere conto delle continue aggressioni ai loro danni – ci sarebbero diversi problemi con alcuni studenti al ritorno da scuola. In particolare ttorno alle 14.

L’ultimo caso, con un autista costretto a chiamare il 112, è avvenuto una quindicina di giorni fa. Alcuni ragazzi, infatti, avevano deciso di fumare la droga sui sedili posteriori. Contravvenendo a ogni legge, regola di mobilità e buon senso civile. «Purtroppo quella tratta ha questi problemi e da quanto ne so le forze dell’ordine non sono riuscite nemmeno a intervenire – racconta Marco Spigoni, dipendente di Autolinee toscane che, dai tempo di Atl e poi Ctt nord, si batte anche con i ministeri per far installare le cabine di guida chiuse su tutti i mezzi pesanti della flotta – ma le criticità in verità non sono solo sull’extraurbano, pure sul cittadino: non più tardi di qualche giorno fa, alla Guglia, sono saliti alcuni ragazzi che fumavano la sigaretta elettrica. È proibito anche questo e magari le persone non lo sanno. Altri problemi che si manifestano sono le persone che ti ostruiscono la visuale: in piazza della Repubblica, ad esempio, all’altezza dell’incrocio con via de Larderel siamo costretti a chiedere loro di spostarsi perché non vediamo le macchine sopraggiungere. Con una cabina chiusa, tutto questo, non accadrebbe. Per non parlare delle maleodoranze di alcuni passeggeri. C’è sicuramente malessere generale e ci sono persone con problemi mentali, ma non è colpa né dell’azienda, né chiaramente di noi conducenti».

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