Guardia medica a Livorno, ecco il cambio di rotta: «La notte verrà “solo” dimezzata»
La comunicazione del sindaco in aula. «Ma non copre più situazioni di urgenza». L'attacco della Vaccaro in consiglio: «Vada a Firenze, chiami i suoi amici del Pd, la direttrice della Asl»
LIVORNO. La mattina di mercoledì 29 marzo, alla lettura del giornale, Luca Salvetti è saltato dalla sedia. E non solo lui. L’ipotesi del taglio notturno della guardia medica (da mezzanotte alle 8 di mattina dal lunedì al venerdì) ha mandato in fibrillazione il primo cittadino, scatenato le opposizioni, allarmato la maggioranza, agitato anche i medici di famiglia.
Il sindaco ha immediatamente chiamato Cinzia Porrà, direttrice della Zona distretto, la quale ha frenato sulla soluzione e corretto, in parte, la rotta. «Faremo solo un dimezzamento del personale», ha promesso a Salvetti. Dunque non più quattro medici di guardia ma due.
Il sindaco ha poi portato la novità all’attenzione del consiglio comunale che si è svolto nel pomeriggio. «La guardia medica h24 rimarrà a Livorno con due punti che verranno realizzati nei nuovi hub (probabilmente nelle case della salute di Fiorentina e del poliambulatorio, quando nasceranno, ndr). Nel frattempo resterà in via Venuti. Quindi ci saranno due punti di chiamate h24 e altri due passeranno da 24 a 16 ore. Due postazioni non sono quattro, ma è anche vero che negli ultimi tempi, come ha detto il dottor Angeletti sul Tirreno, la guardia medica era andata a ricoprire situazioni non di urgenza. Se alle 3 di notte una persona ha la febbre da due ore a 38 la situazione non è tale da far intervenire la guardia medica».
Salvetti ha parlato in aula rispondendo al duro attacco di Costanza Vaccaro (consigliera del centro destra appartenente al gruppo misto), che era intervenuta definendo «non razionalizzazione ma sottrazione di servizi alla città» la riorganizzazione della guardia medica. «Stiamo parlando di un servizio che ha funzionato bene per 40 anni, salvato vite, evitato ingolfamento ulteriore del pronto soccorso, dove ora si rischia un ulteriore intasamento. Sindaco, auspichiamo che ci sia una presa di posizione forte da parte sua, vada in Regione a dire che non siamo più disponibili a subire questi tagli. Vada a Firenze, chiami i suoi amici del Pd, la direttrice della Asl».
Come scrivevamo ieri il gruppo di lavoro che sta ridisegnando l’organizzazione del servizio su tutte le dieci sedi di guardia medica della provincia, sta sondando le varie soluzioni adatte a ogni territorio che dovrebbero trovare la versione definitiva entro due tre mesi per diventare operative entro fine anno. Il dimezzamento della guardia medica notturna potrebbe diventare la soluzione di compromesso accettabile (se confrontata con l’h16 totale), ma rappresenta comunque una importante decurtazione del servizio.
«Ci sarà una modulazione delle risorse mentre nessun taglio verticale e acritico è nelle intenzioni dei gruppi di lavoro – sottolinea Massimo Angeletti, coordinatore dei medici di famiglia –. Tutto nell’ottica di un miglior utilizzo delle risorse disponibili e nell’interesse degli assistiti. Che comunque laddove necessitassero in piena notte di un intervento per una patologia acuta e grave potranno chiamare il 118».