Il Tirreno

Microcriminalità

Reati a Livorno: ecco quelli aumentati e diminuiti nell'ultimo trimestre

Stefano Taglione
Il questore Roberto Massucci in via Fiume (foto Daniele Stefanini/Silvi)
Il questore Roberto Massucci in via Fiume (foto Daniele Stefanini/Silvi)

Rapine, furti nei negozi e danneggiamenti in calo secondo i dati della questura, segno più per scippi e borseggi. Il confronto fra gli ultimi tre mesi e lo stesso periodo di un anno fa

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LIVORNO. I reati in aumento – il periodo di riferimento è dicembre 2022-febbraio 2023, confrontato allo stesso trimestre a cavallo fra il 2021 e il 2022 – sono gli scippi (passati da tre a 16) e i borseggi (da 60 a 106). Mentre gli altri sono in calo. È la statistica elaborata dalla questura per Il Tirreno: per i cosiddetti furti con strappo il segno più è dell’81,25%, per quelli con destrezza l’aumento è del 43,4%.

Le indagini

Numeri, secondo il questore Roberto Massucci, di cui chiaramente si deve essere soddisfatti, ma che stridono «con la percezione che ha, giustamente, il cittadino che li ha subiti». A lui, le forze dell’ordine, dovranno dare risposte con le indagini, che vanno avanti per ogni episodio. «Le inchieste – prosegue – devono essere orientate all’esito processuale. Ad esempio recentemente una persona è stata condannata a dieci anni in rito abbreviato per un tentato omicidio avvenuto in piazza XX Settembre. La dimostrazione che le indagini, in questo caso della Squadra mobile, hanno retto all’iter giudiziario, perché pensate in quest’ottica».

I furti

I furti, complessivamente, nel trimestre a Livorno sono passati da 849 a 820 (-3,5%). Se borseggi e scippi sono aumentati, gli altri sono diminuiti. I raid nei negozi, ad esempio, sono passati da 86 a 77 (-11,6%) e quelli sulle auto in sosta da 186 e 108 (-72,2%). Lieve calo anche per le ricettazioni, che sono dirette conseguenze dei furti, scese da 22 a 19 (-15,79%).

Le rapine

Le rapine, invece, sono scese da 22 a 17 (-29,41%). Il report della questura fa chiaramente riferimento alle denunce ricevute dalla polizia di Stato nel solo comune di Livorno (non in provincia). I dati complessivi, quelli che saranno elaborati a fine anno dal ministero dell’Interno sulla base della raccolta delle singole prefetture, comprendono tutte le altre forze dell’ordine, come carabinieri, guardia di finanza e polizia locale (municipale e provinciale). Sempre per quanto riguarda i numeri di via Fiume scopriamo che le rapine su pubblica via – come nel caso di martedì scorso in via don Davide Albertario, nel quartiere di Corea – sono scese da nove a sette, di poco quindi, mentre nei negozi di più: da otto a due.

Danneggiamenti

Calati di un terzo anche i danneggiamenti, che spesso possono essere anche dei tentati furti, quando ad esempio un ladro danneggia la porta di un negozio senza riuscire a entrare. Nel trimestre analizzato, rispetto a quello dell’anno scorso, sono stati 150 contro 201. Stabili invece le estorsioni, passate da otto a sette. l

S.T.

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