Flamenco e Gipsy Kings, la chitarra del livornese Pietroni suona che è un piacere
L’artista premiato all’istituto Briccialdi: «Vivo in provincia di Lucca dove insegno alle scuole medie, ma quando posso torneo sempre volentieri a Livorno, che porto nel cuore ovunque vada»
LIVORNO. Una chitarra in mano, il Flamenco e una musicassetta dei primi anni’80. Quella che contiene il brano Mediterranean Sundance, frutto della collaborazione tra l’americano Al Di Meola, l’inglese John McLaughlin e lo spagnolo Paco de Lucía, considerato uno dei più grandi esponenti del Flamenco.
Federico Pietroni, chitarrista livornese, la ascolta che è ancora adolescente e da lì scocca la scintilla che lo porta ad appassionarsi a un genere che ne fa oggi uno dei maggiori rappresentanti in Italia. Tanto che lo scorso luglio ha conseguito il titolo di 2° livello di Chitarra Flamenca con il massimo dei voti, lode e menzione speciale per l’originalità della ricerca presentata e la padronanza tecnica e stilistica all’Istituto Superiore di Studi Musicali Giulio Briccialdi di Terni, dove c’è l’unica cattedra di chitarra Flamenca in Italia, guidata dal Maestro Juan Lorenzo.
Pietroni è il primo in Toscana a ottenere un titolo del genere. Il 14 aprile sarà a Livorno per un incontro-dimostrazione con i ragazzi e le ragazze del Conservatorio Mascagni in cui spiegherà i segreti della materia dedicata alla chitarra flamenca. «Vivo da circa vent’anni in provincia di Lucca – dice Federico – dove insegno musica alle scuole medie, ma quando posso torneo sempre volentieri a Livorno, che porto nel cuore ovunque vada. Ho avuto la fortuna e la possibilità di suonare in tutta Italia e anche all’estero, ma tutto è cominciato da ragazzino nella mia città. Sono cresciuto a Stagno e a 12 anni ho iniziato con la chitarra classica». Strumento in cui si è diplomato nel 1996 al Conservatorio Giacomo Puccini di La Spezia, per poi proseguire gli studi a Siviglia con i maestri José Luis Postigo, Victor Monge “Serranito”, Oscar Herrero e Manuel Granados.
Sempre dal 1996 è stabile nella compagnia Flamenco Libre fondata dal maestro Juan Lorenzo; in più Pietroni è docente di chitarra classica e flamenca all’Accademia di musica F. Geminiani di Altopascio.
Tra i gruppi che più lo hanno ispirato negli anni’80 ci sono i Gipsy King, fenomeno planetario che ha fuso flamenco, rumba e pop. Celebre, tanto per citarne una, la loro versione di Volare (Nel blu dipinto di blu), canzone di Domenico Modugno. «Nel 2001 – racconta Pietroni – ho aperto un loro concerto a Roma e li ho conosciuti da vicino; uno sogno realizzato». Sono tante le collaborazioni di prestigio nella carriera del musicista livornese: oltre ai Gipsy Kings, Tony Esposito, Antonio Marquez, José Greco, Lola Greco e il percussionista indiano Suresh Talwalkar.
È comparso più volte in Tv, mentre nei prossimi giorni una sua esibizione sarà registrata per il programma Rai E viva il Videobox. E per la bella stagione già qualcosa bolle in pentola: «Collaboro con il Francigena International Arts Festival – afferma – e sarò in calendario anche per l’edizione 2023, mentre a luglio farò una masterclass di chitarra flamenca. A Livorno, invece, ho partecipato alla scorsa edizione di Estate a Villa Trossi e spero di tornarci anche quest’anno»l