Passeggeri, auto nuove e forestali tengono alto il morale del porto
Crociere in gran crescita dopo la pandemia, quasi 3 milioni di viaggiatori sui traghetti ma i contenitori e anche i ro-ro frenano. Guerrieri: «Situazione economica difficile»
Livorno Resilienza, la chiamano a Palazzo Rosciano. È il modo in cui l’Authority interpreta i dati sui traffici del 2022 del sistema portuale che fa capo a Livorno, ma tocca anche gli altri porti della provincia.
E proprio i dati di Piombino, Portoferraio, Rio Marina e Cavo tengono su i numeri che a Livorno invece non brillano, se non in tre segmenti di traffico: passeggeri in primis – ma il confronto è col secondo anno pandemico –, auto nuove e forestali.
«I dati certificano la sostanziale uscita dei porti di competenza dell’Authority dal biennio della crisi pandemica - commentano da palazzo Rosciano riferendosi a tutto il sistema di porti –. La somma dei volumi movimentati registra un più 20,5 per cento rispetto al 2021, con numeri prossimi alle 10 milioni di unità, di cui 2.811.322 di passeggeri ferry nel solo porto di Livorno (+26,3%)».
Crescita a tre cifre per il mercato delle crociere, che ha chiuso il 2022 con un +691% sull’anno precedente, raggiungendo quota 468mila passeggeri, di cui 437mila nel solo scalo labronico (+676,9%). In risalita anche il traffico traghetti, con 9 milioni di passeggeri e una crescita su base annuale del 15,5%.
I dati registrano la sostanziale tenuta per il settore delle merci che, globalmente, chiude il 2022 con 39.118.620 tonnellate (circa 32 milioni nel porto di Livorno) e una flessione del 5,3% sull’anno precedente.
Nel dettaglio, le rinfuse liquide hanno chiuso con un meno 13,5% sull’anno precedente, a 6.409.230 tonnellate di merce. In calo anche le rinfuse solide, dell’11, 8% sul 2021, a quota 1.859.502 tonnellate di merce.
In tenuta il traffico rotabile, che ha archiviato l’anno con un -3, 4% sul 2021, a quota 649.963 mezzi rotabili movimentati, di cui 480.873 a Livorno (-5,7%).
In lieve calo anche il traffico containerizzato. Nei 12 mesi appena trascorsi, sono stati movimentati complessivamente 751.872 container, di cui 751.811 imbarcati/sbarcati nel solo porto di Livorno.
Quantunque le movimentazioni siano complessivamente calate del 5%, l’analisi sulla movimentazione dei container al netto del trasbordo restituisce un dato positivo: tra Gennaio e Dicembre sono infatti transitati dalle banchine livornesi 469.288 contenitori pieni, 35.529 in più rispetto all’anno precedente (+8,2%); 173.442 i vuoti (+13,2% su base annuale). Al netto delle attività di transhipment, le movimentazioni da e per l’hinterland sono complessivamente aumentate del 9,5%.
I numeri del 2022 registrano poi una lieve ripresa del traffico delle auto nuove: a Livorno sono stati movimentati 491.159 veicoli, il 5,1% in più rispetto ai 463.338 mezzi dell’anno passato.
Crescita a doppia cifra per i prodotti forestali che hanno registrato un nuovo record di merce sbarcata e imbarcata nello scalo labronico, confermando il trend di crescita positiva nonostante la crisi pandemica. Il traffico ha chiuso l’anno con un aumento del 19,2% sul 2021, a 2.131.105 tonnellate di merce.
«I numeri registrati nel 2022 rispecchiano pienamente le conseguenze della fase attuale e pregressa – è il commento del presidente dell’Authority Luciano Guerrieri –. In questi anni i porti del Sistema hanno dovuto affrontare una crisi umanitaria senza precedenti e oggi si trovano a dover fare i conti con una situazione economica generale difficile, caratterizzata dall’incremento dei costi energetici e di trasporto e dalle incertezze di uno scenario caratterizzato da un tasso di inflazione elevato».
Per il 2023 Guerrieri annuncia accanto al «potenziamento dell'offerta infrastrutturale anche lo sviluppo della ZLS (la zona di libero scambio, ndr) e degli assi di collegamento intermodale».