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Inchiesta choc

Stupro di gruppo, consulenza bis sul video e nuove traduzioni: gli accertamenti disposti dalla giudice

di Federico Lazzotti
Stupro di gruppo, consulenza bis sul video e nuove traduzioni: gli accertamenti disposti dalla giudice

Dopo l'interrogatorio di garanzia a Mattia Lucarelli e Federico Apolloni accordo tra avvocati e magistrati per effettuare indagini ulteriori

26 gennaio 2023
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MILANO. Non solo la testimonianza di Mattia Lucarelli e Federico Apolloni, ma anche due nuovi accertamenti a garanzia dei cinque ragazzi indagati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa americana di ventitrè anni avvenuta all’alba del 27 marzo dell’anno scorso in un’abitazione nei dintorni di piazzale Libia, a Milano. Sono questi gli “accordi” presi tra difesa e accusa a margine dell’interrogatorio di garanzia di ieri davanti alla giudice per le indagini preliminari Sara Cipolla.

Ad annunciare i due accertamenti l’avvocato Leoanrdo Cammarata. Si tratta di due approfondimenti, uno tecnico e uno di natura linguistica, chiesti dalla difesa. Il primo riguarda il presunto video che scagionerebbe i ragazzi, effettuato durante il rapporto a tre con la presunta vittima e poi cancellato da Apolloni «per non farlo trovare alla fidanzata – ha spiegato il difensore – visti i contenuti espliciti». Un filmato che in verità era già stato cercato dagli investigatori della squadra mobile di Milano all’indomani dell’acquisizione dello smartphone del giocatore amaranto avvenuta il 23 settembre.

Adesso sarà un consulente di parte e un collega della procura a cercare di estrarre dalla memoria quel filmato che secondo gli indagati – come spiega Lucarelli in un’intercettazione con il padre «scagionata tutti».

L’altro accertamento, invece, riguarda le trascrizioni, delle conversazioni che gli investigatori hanno effettuato e che sono state allegate prima alla richiesta di arresti domiciliari dei magistrati e poi al documento firmato dalla giudice. Ecco – secondo la difesa – soprattutto nelle parti in cui i protagonisti parlano in inglese sarebbero stati inseriti degli omissis (parole incomprensibili e quindi non traducibili ndr) che invece – per gli avvocati – sono oltre che comprensibili «la prova di un clima di goliardia. E non di violenza sessuale».
 

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