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Il nuovo porto con Msc e Grimaldi. «Scontro? No, sarà un confronto»

di Stefano Taglione
Il nuovo porto con Msc e Grimaldi. «Scontro? No, sarà un confronto»

Il presidente Guerrieri dopo che Aponte ha preso Terminal Darsena Toscana. «Sono pronto anche al peggio, ma per noi deve prevalere l’interesse collettivo»

19 gennaio 2023
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LIVORNO. Il nostro porto al centro della battaglia economica fra due dei più grandi operatori marittimi del mondo: Msc e Grimaldi. Con l’Autorità portuale pronta a “governare” il dualismo «con il confronto». Dopo il preannunciato acquisto di Terminal Darsena Toscana dal Gruppo investimenti portuali di Genova l’imprenditore di origine napoletana Gianluigi Aponte è ufficialmente entrato a Livorno con la Mediterranean Shipping Company, socia rilevante di Onorato Armatori in Moby, Toremar e Tirrenia e con lei già all’interno di Porto 2000.

«Ci sarà un confronto»

Un’espansione, quella di Msc, che secondo diversi addetti ai lavori può provocare un forte scontro fra i due colossi delle banchine. Ma non secondo il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale, Luciano Guerrieri, decisamente convinto che invece si possa arrivare ben presto al dialogo nell’interesse di Livorno e della Toscana. «Non è detto che ci debba essere per forza uno scontro fra Msc e Grimaldi – spiega – perché il dualismo si può anche evolvere in un confronto serio e costruttivo. In ogni caso, se prevarrà la prima ipotesi, è uno scenario che non mi spaventa e al quale noi siamo pronti». Per il presidente «deve prevalere l’interesse collettivo ed chiaro che, essendo queste delle attività imprenditoriali, vi sia anche l’interesse del singolo, ma non per forza deve avvenire uno scontro drammatico».

«Spazio per tutti»

Guerrieri cita poi la giustizia amministrativa. «C’è una sentenza del Consiglio di Stato – le sue parole – analoga a quella del Tar che qualcosa ci dice e noi pensiamo che questi operatori in un’ottica di mercato libero debbano trovare ciascuno il proprio spazio. Il nostro piano regolatore è chiaro e ci atteniamo a quello. Attualmente le regole per governare queste rivendicazioni non mancano e quando sarà il momento della Darsena Europa, non domani, saremo pronti anche a quello. Ogni operatore deve sfruttare il massimo delle proprie potenzialità, è questo che io voglio che succeda a Livorno».

«Saremo severi»

Bastone e carota quelli che mostra Guerrieri. Perché se le banchine non verranno utilizzate al massimo «noi potremo essere severi – sottolinea – così come se non ci sarà collaborazione da parte degli operatori. Io però non vedo per forza questo sbocco di recrudescenza. Sicuramente ora tutti stanno analizzando le sentenze sulle situazioni dei mancati accordi raggiunti, ma io dico lasciamo perdere e concentriamoci su qualcosa di più costruttivo. Credo che abbiamo a che fare col meglio del settore merci e passeggeri, un porto che ha questi interlocutori non può che essere felice». Gian Enzo Duci, docente di economia marittima all’università di Genova ed ex presidente di FederAgenti, proprio al Tirreno all’indomani dell’acquisto di Terminal Darsena Toscana aveva spiegato che «Msc e Grimaldi sono come Messi e Mbappé nel Paris Saint-Germain, sta a Guerrieri farli “giocare” per il bene del porto di Livorno»

L’attesa

In ogni caso, visto che al momento quello di Msc è stato solo un annuncio e la compravendita dovrà essere ancora conclusa, l’Authority resta in attesa. «Sicuramente l’arrivo di Mediterranean Shipping Company – prosegue Guerrieri – è un’ottima notizia, perché abbiamo in grado interlocutore. Con queste, ovviamente, non voglio dire che non lo fossero i precedenti proprietari di Terminal Darsena Toscana, ma è chiaro che ora abbiamo di fronte il principale operatore merci del globo. Al momento, però, non siamo andati oltre da questo punto di vista perché è un’operazione economica sottoposta a diverse valutazioni e autorizzazioni, fra cui la “Golden power” del Governo. Poi c’è anche la nostra procedura prevista dalle legge che sostanzialmente è finalizzata alla garanzia della continuità di un piano di impresa e questo non potrà essere messo in discussione. Entro 30 giorni dovremo concludere la valutazione interna».

Futura espansione

Guerrieri non guarda solamente al traffico dei container, ma anche a quello di rimorchi e passeggeri per la futura espansione del porto. «Attualmente è previsto che quelli attuali siano spazi che possono essere destinati ad altre attività, salvo una diversa valutazione che l’Autorità portuale farà all’interno dei propri organismi – le parole di Guerrieri – Vogliamo potenziare le nostre attività nel settore dei container, ma non trascureremo neanche quello che è il primo traffico del porto, ovvero i “Ro-Ro” e i “Ro-Pax”, che chiede spazio. Quest’anno ne riparleremo e se ci saranno dei cambiamenti da apportare, anche se ora è presto per dirlo, li faremo. Questa è la nostra posizione. Siamo contenti che ci sia questa grande attenzione sul porto di Livorno, una realtà in evoluzione».


 

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