Il Tirreno

Livorno

Violenza sulle donne

Trentacinquenne livornese massacrata di botte dal fidanzato: «Mi ha impedito di fuggire di casa»

di Stefano Taglione
Una volante della polizia davanti a un'ambulanza (foto d'archivio)
Una volante della polizia davanti a un'ambulanza (foto d'archivio)

Livorno: raggiunta dalle volanti della polizia al pronto soccorso, lo ha denunciato. Lui ha continuato a cercarla e minacciarla

12 gennaio 2023
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LIVORNO. È stata massacrata di botte dal fidanzato. Fino a non riuscire nemmeno ad aprire l’occhio sinistro, violaceo e colpito ripetutamente dalla furia del giovane, un livornese di 33 anni. Vittima della violenza una trentacinquenne livornese, che vive nei quartieri nord della città e che nei giorni scorsi, all’interno della sua abitazione, è stata picchiata in modo brutale e di fatto sequestrata fra le mura domestiche, visto che nella denuncia che ha presentato alla polizia di Stato ha raccontato di non essere nemmeno riuscita a scappare perché il trentatreenne, mentre la picchiava, glielo avrebbe impedito.

La denuncia

Il fatto sarebbe accaduto nella notte fra lunedì e martedì scorsi, con la donna che nel pomeriggio di tre giorni fa si è presentata al pronto soccorso accompagnata proprio dal fidanzato. I medici dell’ospedale, vedendola con gli occhi pesti e altre evidenti lesioni al volto, hanno immediatamente avvertito il 112. Al triage, infatti, è intervenuto un equipaggio della squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia di Stato, che ha parlato con la donna. Immediata l’attivazione del “codice rosso”, il protocollo riservato alle persone vittime di violenza. La trentacinquenne, poi, è stata dimessa con una prognosi di 15 giorni e, accompagnata negli uffici di viale Boccaccio, ha presentato querela contro l’ormai ex compagno. Per lei, a livello clinico, è stata necessaria anche una visita oculistica per stabilire i danni provocati dal pestaggio avvenuto fra le mura domestiche.

«Non sono stato io»

L’uomo, che era con lei in ospedale, è stato ascoltato dai poliziotti e ha raccontato che a ferire la compagna sarebbe stato «un nordafricano». Una ricostruzione che però non viene ritenuta credibile dagli inquirenti, dal momento che la vittima ha indicato l’aggressore come l’ex compagno. Le indagini, ora in mano alla Squadra mobile, sono tuttora in corso. Nel momento in cui scriviamo, è quanto emerge, l’ex fidanzato non ha alcuna misura cautelare a suo carico.

Le minacce

Dopo la denuncia, fra l’altro, l’ex fidanzato avrebbe continuato a cercare la donna con insistenza, presentandosi sotto casa sua nei quartieri nord della città e minacciando di aggredirla. Ogni volta che è successo, la donna, ha immediatamente chiamato il 112, con l’intervento rapidissimo delle volanti della polizia di Stato, che non hanno mai trovato sul posto il trentatreenne, sempre pronto a darsi alla fuga all’arrivo delle forze dell’ordine.
 

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