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Duemila livornesi con l’Alzheimer «Entro l’anno nuovi posti letto»

di Claudia Guarino
Duemila livornesi con l’Alzheimer «Entro l’anno nuovi posti letto»

Il punto di assessore e direttrice Asl di zona dopo l’apertura del centro al porto «Le necessità del territorio sono tante e di nuovi servizi c’è davvero bisogno»

27 novembre 2022
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LIVORNO. Il disorientamento e le difficoltà cognitive che, giorno dopo giorno, rosicchiano una parte di vita e di memoria. La difficoltà di accettare che niente sarà più come prima e le difficoltà, enormi, delle famiglie, nell’osservare il proprio caro cambiare, trasformarsi. Giorno dopo giorno. A Livorno oltre duemila persone soffrono di Alzheimer. Sono esattamente 2.274, secondo le ultime rilevazioni, calcolate su 144.000 persone.

Ma quasi sicuramente sono di più. E a fronte di «bisogni crescenti a cui corrispondevano risposte insufficienti – spiega l’assessore al Sociale Andrea Raspanti – Comune e Asl hanno avviato un percorso con l’obiettivo di potenziare i posti in diurno e nell’ambito residenziale». Ed ecco che, di recente, è stato inaugurato il nuovo centro diurno al Palazzo dei Portuali. Ed ecco che, spiega Cinzia Porrà, direttrice di zona livornese dell’Asl, «entro la fine dell’anno sarà aperto un nuovo modulo da otto posti letto nella Rsa Coteto». Ma andiamo con ordine.

La malattia

L’Alzheimer è una malattia neuro degenerativa e non esiste, ad oggi, una terapia farmacologica in grado di portare il paziente alla guarigione. Esistono però, tra gli altri, dei trattamenti riabilitativi che agiscono, per esempio, sul contesto sociale che possono in qualche modo aiutare i pazienti e le famiglie.

Poi ci sono i centri diurni e, in ultima analisi, quelli nelle Rsa.

«Sulla base dell’analisi territoriale portata avanti attraverso il piano integrato di salute fatto nel 2020 – spiega Raspanti – insieme all’Asl si è deciso, appunto, di potenziare questi posti».

Centri diurni

Il centro diurno Bruna Martini a Montenero è dotato di 15 posti «e con l’apertura del nuovo centro da 18, arriviamo a 33 posti». L’assessore fa riferimento alla struttura al Palazzo dei Portuali presentata proprio qualche giorno fa. «Si tratta di posti pubblici, attivati tramite un bando, all’interno di una struttura convenzionata gestita dalla Svs. Posti, questi, finanziati dall’Asl e dal Comune di Livorno, che sono stati ritenuti indispensabili per le necessità del territorio nell’ambito della conferenza integrata dei sindaci della zona livornese». La dottoressa Cinzia Porrà sottolinea che «il nuovo centro diurno è il risultato di una programmazione portata avanti a livello territoriale e integra l’offerta del modulo Alzheimer esistente a Villa Serena, che si compone di 15 posti». Oltre ai centri diurni ci sono le strutture residenziali.

Rsa

«Entro la fine dell’anno dovrebbe aprire un nuovo modulo da 8 posti letto alla Rsa Coteto», dice Porrà. «Qui i posti, dunque – aggiunge Raspanti – passeranno dai 12 esistenti attualmente (modulo cognitivo non legato all’Alzheimer, ndr) a 20. E questo andrà a integrare un’offerta che nella zona è carente. Ogni struttura che viene aperta, inoltre, ci permette di rispondere ai bisogni della città». Infine, spiega Porrà, «abbiamo in programma l’apertura di un modulo con 8 posti letto per stati neurovegetativi alla Rsa di Bastia. Anche questo dovrebbe entrare in funzione entro fine anno. O al massimo nei primi mesi del 2023».

Altri servizi

Ci sono inoltre i servizi di assistenza domiciliare integrata, settore di cui si occupa una equipe «moltiprofessionale formata da medici, fisioterapisti e operatori socio sanitari, che dobbiamo sicuramente potenziare – prosegue Porrà –. Speriamo che in futuro ci sia la possibilità di assumere e, nello stesso tempo, di reperire personale adatto e idoneo». In quest’ottica «ricordo il progetto Amibus (sostegno ai servizi di cura domiciliare, ndr) che ha permesso di fornire aiuto alle famiglie e che mi auguro la Regione Toscana voglia continuare a finanziare». Anche perché le necessità del territorio, per quanto riguarda l’Alzheimer, sono parecchie. E di servizi c’è davvero tanto bisogno.


 

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