Il Tirreno

Livorno

La fuga

Malato di tubercolosi, scappa dall’ospedale

Malato di tubercolosi, scappa dall’ospedale

Allerta alle forze dell’ordine: «Doveva finire il ciclo terapeutico, è ancora contagioso»

09 agosto 2022
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LIVORNO. Era sottoposto a una terapia per la cura della tubercolosi, ma è fuggito dall’ospedale. Per questo la prefettura ha diramato una comunicazione alle forze dell’ordine, in modo tale da allertarle dell’accaduto.

L’uomo è un 23enne di origini rumene ed era ricoverato nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di viale Alfieri, dove era in cura per tubercolosi bacillifera. Aveva iniziato le terapie, che avrebbero dovuto proseguire, perché la malattia era ancora in fase contagiosa. Ma sabato si è vestito, è uscito di camera, ha sceso le scale e ha lasciato il 9° padiglione, fuggendo dal reparto e dall’ospedale.

La tubercolosi, lo ricordiamo, è una malattia causata da un batterio che si trasmette per via aerea. Come si può leggere sul sito dell’Istituto superiore di sanità, si può trasmettere, per esempio tramite saliva, con gli starnuti o attraverso colpi di tosse. Le persone nelle vicinanze possono quindi inspirare i batteri e infettarsi. Attraverso le vie aeree i batteri raggiungono e si depositano nei polmoni dove cominciano a crescere e moltiplicarsi. Da lì in alcuni casi i batteri possono diffondersi attraverso il sangue. Per quanto riguarda il caso specifico del giovane fuggito dall’ospedale, il rischio di trasmissione è considerato basso e circoscritto a persone che potrebbero trovarsi a distanza ravvicinata con l’uomo, condividendo con lui spazi chiusi e ristretti.

Ad ogni modo l’informativa inviata dall’ufficio Igiene dell’Asl alla prefettura e alle forze dell’ordine suggerisce “l’emissione di un provvedimento restrittivo a tutela della salute pubblica”.

D’altra parte se l’uomo fosse trovato dalle forze dell’ordine, in caso non sia già attiva una misura di limitazione della libertà disposta per un qualche motivo dal giudice, l’unico modo per farlo tornare in ospedale sarebbe l’emissione di un provvedimento di Tso, per il trattamento sanitario obbligatorio, che deve essere firmato dal sindaco.
 

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