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Livorno, quartiere blindato per Effetto Venezia: «Così presidieremo varchi e spettacoli»

Claudia Guarino
Livorno, quartiere blindato per Effetto Venezia: «Così presidieremo varchi e spettacoli»

Steward, buttafuori e tanti controlli alla manifestazione. Impossibile entrare col vetro e in bici

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LIVORNO. Niente contenitori di vetro nel perimetro della manifestazione e niente biciclette. Per un Effetto Venezia – la manifestazione inizia mercoledì 3 agosto - blindatissimo con la presenza, oltre alle forze dell’ordine, di 20 steward, 16 “buttafuori”, 20 operatori di protezione civile, 15 soccorritori e due medici. È ciò che contiene il piano “Safety e security”, elaborato dall’ingegner Davide Lombardi, responsabile per la sicurezza di Effetto Venezia, manifestazione organizzata da Comune di Livorno e Fondazione Lem. Il piano è stato presentato in questura durante il tavolo tecnico presieduto dal questore Roberto Massucci.

Gli steward
E prevede, innanzitutto, la presenza nel quartiere di 20 steward. Avranno il compito di controllare che nessuno sposti le transenne sistemate intorno all’area resa pedonale e, nello stesso tempo, controlleranno che nessuno entri nella Venezia con bottiglie di vetro o in bicicletta (ad eccezione dei residenti, che potranno entrare con la spesa e con la bici a mano). «La manifestazione dura dalle 19 all’1 – spiega Lombardi –, ma l’area sarà pedonale dalle 18 alle 2, anche per permettere ai mezzi Aamps di effettuare la pulizia».

I buttafuori
Oltre agli steward ci saranno 16 “buttafuori”, cioè addetti alla sicurezza che hanno i requisiti di operatori addetti al controllo nei locali di pubblico spettacolo. «Verifichiamo i requisiti con grande attenzione», spiega Lombardi. Ci saranno quattro addetti per ciascuno dei due palchi allestiti nel quartiere, mentre gli altri sei saranno itineranti e seguiranno i gruppi di artisti di strada che si sposteranno per gli spettacoli. Saranno poi impiegati 20 operatori di protezione civile perché «ci sono due circolari in cui si spiega che questo personale, normalmente impiegato in situazioni di emergenza, è idoneo a svolgere mansioni durante gli eventi». Come, per esempio, istradamento del pubblico e gestione delle informazioni.

Gli operatori sanitari
E in mezzo al pubblico saranno anche gli operatori sanitari. Per l’evento è prevista la presenza di cinque ambulanze, ognuna delle quali con tre soccorritoria bordo. E in servizio ci saranno anche gli infermieri dell’associazione Cives, oltre a due medici. «Sono due per non lasciare la manifestazione scoperta. Di modo che se qualcuno si sente male e l’ambulanza tarda ad arrivare (per via delle strade colme di persone, ndr) nel frattempo interviene un dottore, mentre l’altro rimane a presidio della manifestazione». A tutto ciò si aggiungono le forze di polizia e i vigili del fuoco. Con la regia del dispositivo di sicurezza gestita dal funzionario della questura. «In questo modo – conclude Lombardi – siamo in grado di coprire ogni evento di tipo emergenziale che potrebbe verificarsi».

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