Il Tirreno

Livorno

La polemica 

E sull’eredità politica del Pci qualche frecciata indirizzata al Pd

E sull’eredità politica del Pci qualche frecciata indirizzata al Pd

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LIVORNO. Inevitabile, nel centenario della fondazione del Partito comunista italiano, il parallelo con il Pd (e la Festa dell'Unità a Shangai) sul “trait d'union” Catia Sonetti, direttrice dell’Istituto storico per la Resistenza e l’Età Contemporanea, che è ospite della festa di Articolo Uno e organizzatrice della mostra itinerante Istoreco inserita nella festa dem. «Prendiamo atto che il “laboratorio Livorno” si riduce a Pd e Salvetti, segno che la maggioranza ha paura di affrontare le tematiche pensate anni fa e di aggiornarle per il post-pandemia. E comunque abbiamo invitato Salvetti, la consigliera Simoni, le assessore Spinelli e Bonciani e la deputata Nardi», premette Leonard Conforti, segretario territoriale di Articolo Uno. E Simone Bartoli, leader regionale di Au, insiste: «Il Pd nacque per riassumere le sinistre, oggi è in fase di stallo e non sfonda più. I compagni si rimettano in discussione altrimenti la sinistra tutta non si rinnova».

«Non abbiamo voglia né bisogno – conclude il segretario regionale – di spartirci la “carcassa” del Pci: con Fontanelli, Susini e gli altri che ne hanno fatto parte noi non siamo “gli eredi”, siamo proprio “quelli lì”».

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