A 14 anni si amputa una falange sullo scivolo in piscina
Livorno, l’incidente ai bagni Tirreno (ex Trotta): ferito un ragazzino livornese subito soccorso dal bagnino. Dallo stabilimento: «Da noi tutto regolare»
LIVORNO. Un pomeriggio di svago, al sole, piscina e in riva al mare, che però è iniziato male per un ragazzino livornese di 14 anni. Stava facendo lo scivolo dei bagni Tirreno, sul viale Italia vicino alla Terrazza Mascagni, quando, appoggiando le mani sui bordi esterni della struttura, ha perso la falange di un dito mentre un’altra è rimasta seriamente ferita. Il tutto alla mano sinistra. Tanta paura e grande dolore per l’adolescente che al termine del gioco si è rivolto immediatamente al personale dello stabilimento che lo ha soccorso.
È successo sabato 4 luglio alle 14.45. Il ragazzo stava giocando con gli amici e stava facendo lo scivolo quando è successo un problema che non avrebbe ai immaginato: mentre scendeva, molto probabilmente, ha tenuto le mani sui bordi esterni della struttura. Lì ci sono delle costolature sulle quali forse il dito è rimasto incastrato. Tutto è successo molto rapidamente e quindi non è facile ricostruire i motivi dell’infortunio.
Una cosa è certa, quando è arrivato in acqua, il giovane era ferito e, guardandosi la mano dove sentiva dolore, si è reso conto di non avere più mezzo dito. Un fatto terribile che lo ha scioccato. Il bagnino si è subito prodigato per aiutarlo. Poi dal bagno è partito l’allarme al 118, che ha inviato sul posto un’ambulanza della Svs di via San Giovanni. I soccorritori hanno medicato il giovane sul posto, ma in un primo momento, della falange non c’era traccia. Il ragazzo intanto è stato portato d’urgenza in pronto soccorso.
Poco dopo, dal bagno è arrivata la buona notizia del ritrovamento della falange: era finita in acqua, molto probabilmente nel momento in cui il giovane ha terminato lo scivolo. A quel punto, dallo stabilimento si sono assicurati di recapitare la falange in ospedale.
Preoccupazione e sorpresa ai bagni Tirreno per l’episodio: «Non ci spieghiamo come sia potuto succedere - dice una delle addette dello stabilimento - In tanti anni, qui non è mai accaduto nulla del genere, nessun incidente. Credo che il ragazzo abbia tenuto le braccia esterne durante la discesa: è questa l’unica spiegazione possibile dell’incidente, perché lo scivolo all’interno non ha nulla di particolare. Il punto è che le braccia devono essere tenute all’interno». Una volta il pronto soccorso, il giovane è stato affidato prima al pronto soccorso e poi agli specialisti per le valutazioni del caso: da capire infatti se sia possibile riattaccare la falange al dito interessato dall’incidente.