di Giorgio Carlini
05 ottobre 2014
LIVORNO. Una offerta di occupazione come baby sitter, una serie di messaggi di risposta scritti in modo convincente (seppure in un italiano un po' zoppicante) e infine quella strana richiesta di anticipare una somma di denaro su un conto corrente in attesa che il lavoro cominci. Con tanto di assegno che arriva a casa, così da togliere i dubbi, pur legittimi, al malcapitato di turno. In realtà d...