Il Tirreno

Lutto

È morto Claudio Rispoli, addio Dj Mozart: dalla Baia degli Angeli a Jestofunk – «Ha segnato le notti d’Italia»

di Redazione web

	Claudio Rispoli
Claudio Rispoli

La famiglia ha confermato la notizia con un messaggio sui social: «Questa mattina Claudio ci ha lasciato. Ringraziamo tutti quanti per l’enorme vicinanza e l’affetto che avete espresso. Claudio ne sarà felice ovunque egli sia»

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Il mondo della musica e della nightlife italiana piange la morte di Claudio Rispoli, conosciuto da tutti come Dj Mozart, deceduto nella mattina di giovedì 4 dicembre all’età di 67 anni. La famiglia ha confermato la notizia con un messaggio sui social: «Questa mattina Claudio ci ha lasciato. Ringraziamo tutti quanti per l’enorme vicinanza e l’affetto che avete espresso. Claudio ne sarà felice ovunque egli sia».

Dalle aule del Conservatorio alle consolle

Il soprannome “Mozart” nacque durante gli studi al Conservatorio, dove il giovane Rispoli mostrò un talento precoce al pianoforte. Il maestro Marcello Abbado, fratello del celebre direttore d’orchestra Claudio, lo chiamava così per la sua abilità musicale e la sua statura minuta. La carriera da dj iniziò giovanissimo, a soli 15 anni, con le prime serate al Paradiso di Rimini e al New Jimmy. Il vero salto arrivò nel 1977 con la Baia degli Angeli, storica discoteca della riviera romagnola, dove divenne resident e si impose per uno stile innovativo che mescolava disco, elettronica, jazz-rock e funky.

Un percorso tra locali e progetti

Dopo la chiusura della Baia, Rispoli continuò a suonare in club prestigiosi come il Jackie O di Roma, il Goody Goody di Faenza e il Thriller di Imola. Nel 1990 fondò insieme a Francesco Farias, Blade (Alessandro Staderini) e Christian Farias il progetto Jestofunk, che contribuì a portare la musica dance italiana su palcoscenici internazionali.

Il ricordo degli amici

Tra i tanti messaggi di cordoglio, spicca quello di Luca De Gennaro, che su Facebook ha scritto: «Mai nome d’arte fu più azzeccato. Claudio Rispoli era un dj che componeva musica attraverso le sue selezioni, usava i dischi come strumenti di un’orchestra, e ogni dj set diventava una sinfonia. Aveva un gusto, una conoscenza del suono, una raffinatezza unici. Mozart è stato un iniziatore, un innovatore, ha inventato un linguaggio, ha rappresentato l’epoca più gloriosa del clubbing, ha influenzato generazioni di dj ma nessuno ha mai raggiunto le sue vette creative».

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