Flotilla, Israele blocca le barche: attacchi con idranti, speronamenti ed esplosioni. Gli attivisti in stato di fermo
La prima ad essere abbordata è stata la nave ammiraglia Alma, poi le altre. Il ministro Tajani sostiene che gli italiani saranno espulsi in pochi giorni
Momenti di massima tensione nelle acque di fronte Gaza: la Global Sumud Flotilla ha ricevuto un’intimazione da parte delle forze israeliane a “non proseguire” e poi è stata abbordata. “Sono a bordo, sono a bordo”, è partito così l’allarme della Alma, la nave ammiraglia della Flotilla, la prima ad essere abbordata. Si è persa la connessione con alcune barche, mentre altre registrano interferenze nel segnale.
Dopo l’azione di Israele gli attivisti hanno fatto sapere "”di essere determinati a continuare. Facciamo rotta verso Gaza per rompere il blocco marittimo, per aprire un corridoio umanitario permanente e chiedere la fine del genocidio". In Italia la risposta delle piazze è stata immediata, con proteste in tutte le città italiane, navi bloccate in porto e stazioni con i treni fermati dai manifestanti sui binari.
Ore 00.04: Hamas: «Atto di pirateria e terrorismo da parte di Israele»
"Condanniamo con la massima fermezza la barbara aggressione contro la Flotilla Sumud e la consideriamo un atto criminale che deve essere condannato da tutte le persone libere del mondo". E' quanto dichiara Hamas, in una nota citata da Al Jazeera. "L'intercettazione della Flotilla Sumud da parte dell'esercito di occupazione israeliano e l'arresto degli attivisti costituiscono atti di pirateria e terrorismo e accresceranno la rabbia dei popoli del mondo", si legge. "Invitiamo la comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità condannando la pirateria dell'occupazione e adottando misure urgenti per proteggere gli attivisti e le loro navi", aggiunge l'organizzazione palestinese.
Ore 23.59: Sei imbarcazioni fermate finora
Secondo quanto riportato da El País, che ha un proprio giornalista, Carlos de Barron, a bordo di una delle imbarcazioni, Israele ha finora intercettato e fermato sei navi della Global Sumud Flotilla. Si tratta, precisa il quotidiano spagnolo, delle imbarcazioni Adara, Sirius, Alma, Dir Yassine, Huga e Spectre.
Ore 23.43: L’eurodeputata: «Barche intercettate una per una, gettati i telefoni in mare»
"Intercettano le barche una per una. Hanno cominciato dalle imbarcazioni in prima linea. Credo che stiano effettuando trasferimenti su una grande nave militare che accompagna i comandi israeliani nel loro dispiegamento. Effettuano raid con dei gommoni". Lo ha detto, contattata da Le Monde, la deputata europea franco-palestinese Rima Hassan, presente su una delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. "Considerando che ci sono 44 imbarcazioni, durerà tutta la notte fino al mattino. Una nave israeliana ci sta tallonando, abbiamo tutti gettato i nostri telefoni in mare. Restano solo il mio e quello di un giornalista spagnolo. Li terremo fino all’ultimo momento. Finché non siamo intercettati, continuiamo", ha aggiunto
Ore 23.28: Navi speronate, passeggeri illesi
«Le forze navali d’occupazione israeliane stanno attaccando attivamente la Global Sumud Flotilla. La nave Florida è stata deliberatamente speronata in mare, mentre la Yulara, la Meteque e altre imbarcazioni sono state colpite con potenti getti d’acqua. Si tratta di azioni illegali contro navi umanitarie disarmate, che costituiscono un crimine di guerra. Tutti i passeggeri a bordo risultano illesi».
È quanto si legge in un post pubblicato su Instagram dalla Global Sumud Flotilla.
Ore 22.45: «Arrestata Greta Thunberg»
«Greta e i suoi compagni sono sani e salvi. Diverse imbarcazioni della flottiglia Hamas-Sumud sono già state fermate in sicurezza e i loro passeggeri trasferiti in un porto israeliano» — così scrive su X il ministero degli Esteri israeliano, pubblicando il video del fermo dell’attivista svedese Greta Thunberg.
Secondo quanto riportato da fonti vicine agli attivisti, molti di loro avevano scritto i numeri dei propri avvocati sulle braccia e sulle gambe, in previsione di possibili arresti o fermi durante l’operazione. Sono stati fermati i membri di tre equipaggi finora.
Ore 22.24: Idranti contro gli attivisti
Le navi militari israeliane continuano ad avvicinarsi alla Global Sumud Flotilla, circondando le diverse imbarcazioni. Secondo quanto riportato dagli attivisti sui social, le unità israeliane starebbero utilizzando getti d’acqua ad alta pressione per intimidire gli equipaggi e creare confusione. Nonostante ciò, la Flotilla, che si trova ormai a 65 miglia nautiche dalle coste di Gaza, prosegue la sua rotta senza farsi intimidire.
In particolare, la nave Yulara sarebbe stata colpita da pesanti attacchi con idranti.
Gli attivisti riferiscono inoltre di aver udito esplosioni in lontananza nei pressi delle imbarcazioni, presumibilmente causate da granate stordenti lanciate da droni. Secondo la loro denuncia, si tratterebbe di un atto di aggressione diretta contro una missione umanitaria.
Ore 21.55: Israele ha disattivato il sistema di tracciamento
Durante l’abbordaggio, le forze israeliane hanno spento il sistema di tracciamento della Flotilla, rendendo impossibile monitorare in tempo reale la rotta delle imbarcazioni dirette a Gaza.
Ore 21.37: Offline le telecamere della Flotilla
"Le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla stanno subendo un'intercettazione illegale. Le telecamere sono offline e le imbarcazioni sono state abbordate da personale militare. Stiamo lavorando attivamente per confermare la sicurezza e la situazione di tutti i partecipanti a bordo", scrivono sui canali social della Flotilla.
Ore 21.12: L’ultimo avvertimento di Stop della Marina Israeliana
La Marina israeliana ha rivolto l’ultimo avvertimento alla Flotilla, intimando lo stop. In un video diffuso dal ministero degli Esteri israeliano, una tenente si rivolge via radio agli attivisti, informandoli che si stanno “avvicinando a una zona sottoposta a blocco”. Nello stesso post pubblicato su X, il ministero afferma: “L’unico obiettivo della Flottiglia Hamas-Sumud è la provocazione. La Marina israeliana ha stabilito un contatto con le imbarcazioni, invitandole a modificare la rotta”. Israele — si legge ancora nella nota — ha avvertito che la Flotilla sta entrando in una “zona di combattimento attiva”, in violazione di “un blocco navale legittimo”, ribadendo al tempo stesso la disponibilità a trasferire gli aiuti “in modo pacifico”.
Ore 21.56: Il messaggio dell’esercito israeliano e la risposta degli attivisti
«State entrando in una zona di guerra attiva. Se tenterete di forzare il blocco navale, le vostre imbarcazioni saranno bloccate e confiscate, e sarete ritenuti pienamente responsabili delle vostre azioni».
È questo il messaggio che l’esercito israeliano ha trasmesso telefonicamente agli attivisti della Global Sumud Flotilla, poco prima dell’abbordaggio. Il video, registrato a bordo di una delle navi, è stato diffuso sui canali social della GSF, accompagnato dal commento: «Israele sta per compiere un nuovo crimine di guerra». Nella stessa registrazione, gli attivisti replicano:
«Voi dite che stiamo entrando in una zona di guerra attiva, noi rispondiamo che ci stiamo dirigendo verso una zona in cui vengono commessi crimini di guerra. Questo è contrario al diritto internazionale. Ricordiamo che la Corte internazionale di giustizia, nelle sue misure provvisorie, ha stabilito che ogni tentativo di impedire operazioni umanitarie a Gaza è vietato dal diritto internazionale e configura un atto di genocidio. Inoltre, la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto nei confronti del primo ministro Benjamin Netanyahu per l’uso della fame come arma di guerra contro la popolazione civile e i bambini».
Gli attivisti aggiungono: «È nostro dovere respingere chiunque tenti di controllare gli aiuti o i confini di Gaza. Non vi riconosciamo come attori legittimi nel controllo dell’assistenza umanitaria e vi diffidiamo dal commettere un ulteriore crimine di guerra».
Ore 20.23: Ci sono i primi fermi
Gli attivisti della Global Sumud Flotilla riferiscono che i membri della nave ammiraglia, l’Alma, sono stati fermati
Ore 20.20: Tajani spiega cosa succederà ai cittadini italiani
«Gli italiani saranno portati in Israele, al porto di Ashdod, e poi saranno espulsi. Era previsto abbordaggio, ho parlato più volte con il ministro Sa'ar affinché non ci siano azioni violente da parte delle forze armate israeliane, questo mi è stato assicurato. Anche i portavoce della Flotilla hanno garantito che non reagiranno». Lo ha detto al Tg1 il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Ore 19: 43: L’avvistamento delle prima imbarcazione israeliane
Verso le 19.43 a bordo è stato dichiarato lo stato di emergenza. “È' stato comunicato che il tentativo di violare il blocco rappresenta una violazione del diritto internazionale. Se andremo avanti verremo fermati e le navi confiscate”, aggiungono gli attivisti spiegando che 'le forze israeliane hanno proseguito con messaggi di propaganda”.
"Abbiamo rilevato oltre 20 imbarcazioni non identificate sul nostro radar, a sole 3 miglia nautiche dalla nostra flotta. Questo potrebbe segnalare un potenziale blocco navale. Ma sia chiaro: non ci lasceremo intimidire da minacce, molestie o tentativi di proteggere l'assedio illegale di Israele a Gaza". Aveva comunicato in una nota la Global Sumud Flotilla.
“Abbiamo davanti a noi tra le dieci e le quindici imbarcazioni che si stanno avvicinando – spiega Yassine Lafram come riporta il Corriere della Sera, presidente dell’Ucoii, a bordo della Karma, la nave dell’Arci, insieme a due parlamentari italiani –. Non risponderemo a nessuna eventuale azione dei soldati israeliani, restando fedeli alla nostra missione pacifica, umanitaria e non violenta, nella speranza di smuovere le coscienze su ciò che accade a Gaza. La Flotilla è solo uno strumento per aprire corridoi umanitari”.