Cancro rosso, cos’è la malattia che uccide gli alberi in Toscana: un borgo stroncato dal fungo parassita
In Lunigiana cinque platani sono stati abbattuti perché malati: la spiegazione
FILATTIERA (MASSA-CARRARA). All’ingresso al borgo storico manca qualcosa, anzi, più di qualcosa: cinque grandi platani. Erano poco distanti dal Monumento ai Caduti e dal belvedere sulla Vallata del Magra. Sono stati abbattuti di recente. Erano malate quelle piante e l’Amministrazione comunale spiega che si rischiava che diventassero un pericolo per pedoni e automobilisti in transito, visto che si trovavano proprio a bordo strada.
L’allarme
È una ferita per la comunità. Tant’è che c’era stato un incontro in Comune a cui avevano partecipato numerosi cittadini oltreché il consigliere di minoranza Luigi Della Zoppa e l’agronomo Daniele Lombardi. La sindaca Annalisa Folloni aveva spiegato quale fosse la situazione. Tutto era iniziato quando un platano – il primo salendo per entrare nel borgo – a giugno perdeva foglie in una stagione in cui, al contrario, avrebbe dovuto aumentare le proprie fronde. Dopo un monitoraggio era arrivato il responso: la pianta risultava essersi ammalata di “cancro rosso”, provocato da un fungo parassita che rappresenta la principale causa di deperimento e morte dei platani in Toscana; il cancro rosso fa male agli alberi ma può avere riverberi sull’incolumità pubblica: indebolite, le piante possono cedere e, se seccano, schiantarsi al suolo.
Le verifiche
Erano stati così controllati anche gli altri quattro platani vicini al primo visto che si tratta di un parassita che si diffonde molto rapidamente. Il responso: altri due platani risultavano colpiti dalla malattia, un altro aveva segni di danneggiamento; solo uno era totalmente sano. Per sicurezza sono stati monitorati anche i platani al Ponte di Filattiera, ma fortunatamente nessuno è risultato malato.
La norma
Se una pianta si ammala di cancro rosso scatta l’obbligo di abbattimento entro 90 giorni dalla notifica. Nella riunione ci si è chiesti se lasciare l’unico platano non intaccato dal “cancro rosso” o se procedere con l’abbattimento di tutte le piante. Si è scelta questa seconda ipotesi, con l’intenzione poi di ripiantare nell’area piante dal fusto meno invasivo «anche per agevolare la viabilità – sottolinea la sindaca –. L’intervento è costato diecimila mila euro, risorse che non erano in preventivo, ma si tratta di un obbligo da rispettare anche per la sicurezza di chi percorre quel tratto di strada».
