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Sanremo, fumata bianca Rai-Comune: il Festival resta in riviera, ecco le date 2026


	Carlo Conti a Sanremo
Carlo Conti a Sanremo

Carlo Conti ancora una volta nel ruolo di direttore artistico: la kermesse i svolgerà un po' più tardi del solito

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Sarà ancora Sanremo. È arrivata la fumata bianca tra Rai e il comune ligure e il Festival della canzone italiana, nel formato storico e apprezzato dagli italiani di più generazioni, continuerà a essere organizzato dal servizio pubblico in riviera, come avviene ormai da più di 70 anni.

L'accordo è stato raggiunto all'esito di due giorni di riunioni andate in scena a palazzo Bellevue, sede dell'ente locale, che ha visto protagonisti sia i rappresentanti dell'amministrazione sanremese (capeggiati dal sindaco Alessandro Mager) che una delegazione di alto livello della Rai, guidata dal direttore del Prime time, Williams Di Liberatore. «Dopo due giorni di proficuo e intenso lavoro, è stato raggiunto l'accordo tra Comune di Sanremo e Rai nell'ambito della fase negoziale relativa alla manifestazione d'interesse finalizzata all'individuazione del partner per l'organizzazione e la trasmissione del Festival della Canzone Italiana - si legge in una nota diffusa in serata dall'emittente di stato - La procedura amministrativa proseguirà nei prossimi giorni con i rispettivi passaggi istituzionali, tra cui anche il passaggio in Cda Rai, necessari per chiudere l'iter».

Si chiude, dunque, una trattativa lunga e complessa dopo l'adesione della Rai al bando predisposto dal comune a seguito della sentenza del Tar Liguria del dicembre 2024, confermata dal Consiglio di Stato che aveva respinto il ricorso della Rai e dell'ente locale.

Una partita che la Rai aveva deciso di giocare, partecipando da sola alla gara per l'assegnazione dei diritti di organizzazione della kermesse canora, nonostante il possibile interessamento di Discovery (probabilmente scoraggiata dalla clausola sugli ascolti) e vista l'indisponibilità di Mediaset («Mi auguro che Sanremo resti in Rai» aveva chiarito, sfilandosi, l'ad Pier Silvio Berlusconi).

Dopo il via libera alla partecipazione della Rai si è passati alla fase negoziale vera e propria, analizzando ognuna delle clausole previste dal bando, compresa quella relativa all'1% di ricavi pubblicitari da versare al Comune e la questione relativa al format tv della manifestazione, vero terreno di confronto, e scontro, tra le parti. E, infatti, i momenti di tensione non sono mancati, al punto che – nell'ex viale Mazzini – si stava già ragionando su un eventuale piano B con Torino e Napoli come possibili location.

Il sereno tra Rai e Comune – come anticipato da LaPresse - è tornato nel mese di agosto con l'accordo previsto per i primi di settembre. La fumata bianca, di fatto, dà il via alla macchina organizzativa della prossima edizione, che vedrà Carlo Conti ancora una volta nel ruolo di direttore artistico e si svolgerà un po' più tardi del solito: dal 24 al 28 febbraio, per evitare accavallamenti con le Olimpiadi di Milano-Cortina (che termineranno il 22 febbraio) e con le successive Paralimpiadi (in programma dal 6 marzo). 

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