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L'intervista

Estate 2025 in Toscana e la crisi delle spiagge, il direttore dell’Agenzia regionale: «Ecco come salveremo il nostro turismo»

di Federico Lazzotti

	Le due face del turismo in Toscana
Le due face del turismo in Toscana

Parla Francesco Tapinassi: «Si sta confermando o la correttezza del progetto “Toscana Diffusa”». E fa chiarezza sugli ultimi dati diffusi fa Toscana Promozione

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Francesco Tapinassi, direttore dell’Agenzia regionale di promozione turistica è in treno, direzione Misano Adriatico, dove è iniziato l’Italian Bike Festival, l’evento più importante per la promozione del cicloturismo. Oggi, sabato 6 settembre, nei sui interventi (i talk come li chiamano adesso ndr), cercherà di raccontare la bellezza della Toscana a due ruote, una delle nicchie di turismo che registrano il successo maggiore.

Direttore, guardando ai dati sul turismo estivo in Toscana pensavamo tutti fossero parecchio peggiori di un meno 0,4%...

«Per prima cosa i dati appena pubblicati sono un’indagine di un piccolo numero di operatori, seppur accuratamente selezionati per la loro rappresentatività. Quindi sono le percezioni della nostra offerta. Un dato molto interessante ma non è il numero delle presenze e arrivi che sarà comunicato ed elaborato nelle prossime settimane. La prudenza ci insegna che sarebbe meglio vedere i numeri definitivi per trarre le corrette conclusioni».

Le foto negli stabilimenti balneari deserti e le esternazioni ci hanno ingannato quindi?

«Da molti anni le presenze sulla costa hanno le stesse dinamiche: forte concentrazione nei fine settimana - quindi determinante il meteo del week-end - e una minore concentrazione nel mitico mese di agosto. C’è, anche in Italia, un’attenzione al giugno e settembre e una migliore distribuzione delle presenze nei mesi estivi. Quindi, per rispondere, le foto delle spiagge sono da considerare, ma occorre inquadrare quanto accade in una visione più ampia».

I turisti che non abbiamo visto sotto l’ombrellone dove sono andati?

«Abbiamo già evidenziato come il turismo in campagna, con grande offerta turistica della Toscana con 5.700 agriturismi, e nella località meno conosciute si sia confermata anche nel 2025, confermando la correttezza del progetto “Toscana Diffusa”. Inoltre alcune città sono in crescita come Livorno e Pisa, oltre alla montagna che sembra esser andata bene».

Dunque i turisti scelgano mete sempre più mirate e nuove?

«I miglioramenti costanti delle informazioni disponibili per chi deve decidere le vacanze, complice anche la sempre più grande influenza dell’intelligenza artificiale, fa sì che i turisti siano informati e attenti al rapporto qualità prezzo, facilmente confrontabile con altre destinazioni o strutture. Il lavoro collettivo di analisi della competitività è ogni giorno di più uno strumento fondamentale per affrontare le sfide turistiche future. Insieme è meglio».

Se fosse una partita di calcio potremmo dire che abbiamo pareggiato grazie all’ingresso di un nuovo giocatore?

«Direi soprattutto grazie al rafforzamento della domanda straniera, meno coinvolta nella diminuita capacità di spesa della classe media italiana. La contrazione dei consumi non riguarda solo il turismo, ma i segnali che arrivano dalla costa sono preziosi e importanti per stabilire le strategie future».

Utilizzando ancora la metafora del calcio: ora arrivano i supplementari, come portiamo a casa il risultato?

«In alcune città la domanda è ripartita molto bene dopo agosto. Lo si capisce anche dalle dinamiche dei prezzi delle strutture, tornati a livello di maggio giugno».

Lei è all’Italian Bike Festival 2025 quali sono le nuove proposte della Toscana per questo segmento di turismo che impazzisce per percorsi ad hoc e manifestazioni con l’Eroica?

«Siamo una delle destinazione più amate e cercate del mondo per la bicicletta, con l’atlante abbiamo informato correttamente i nostri potenziali ospiti delle infinite possibilità per visitare la Toscana su due ruote, il passo successivo è lavorare insieme, su servizi qualità dell’offerta, dai pacchetti turistici tutto compreso ai trasporti dei bagagli, dalla facilità nel noleggiare una bici alle attenzioni verso chi viaggia con la propria. Un ultimo piccolo passo che renderebbe la nostra regione non solo bella ma ancora più “brava” ad accogliere tutti gli appassionati di bike». 
 

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