Il Tirreno

MILANO. Ore di grande apprensione per Emilio Fede, volto storico del giornalismo televisivo italiano, le cui condizioni di salute si sarebbero aggravate nella mattinata di martedì 2 settembre, come riporta il sito Tusciaweb.Eu. Il giornalista, 94 anni compiuti lo scorso giugno, è attualmente ricoverato presso la Residenza San Felice di Segrate, in provincia di Milano. Secondo quanto trapela da fonti vicine alla famiglia, la situazione clinica dell’ex direttore sarebbe critica. I familiari si sono recati al suo capezzale. «Papà è in condizioni critiche, purtroppo», ha confermato figlia di Emilio Fede, Sveva, al Corriere della Sera. «Continua a lottare come un leone. È un guerriero», ha aggiunto.

+++ Aggiornamento 18,40 di martedì 2 settembre: Emilio Fede è morto +++

La carriera

Nato il 24 giugno 1931 a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, Emilio Fede è stato protagonista di una lunga e intensa carriera nei media italiani. Negli anni Ottanta ha diretto il Tg1, poi ha fondato Studio Aperto nel 1991, prima di assumere la guida del Tg4, testata che ha diretto per vent’anni, dal 1992 al 2012. La sua figura è stata centrale nella storia della televisione privata italiana, ma non senza zone d’ombra: Fede è stato infatti coinvolto anche in vicende giudiziarie, come il caso Ruby-bis, che ha occupato a lungo le cronache.

La famiglia

Sul piano personale, è stato legato per molti anni alla giornalista e senatrice Diana De Feo, scomparsa nel 2021. «Mi manca da impazzire. Il mio sogno? Arrivare al più presto accanto a mia moglie», aveva detto in un’intervista, rivelando la solitudine vissuta dopo la morte della compagna di una vita. Ora, a 94 anni, Emilio Fede sta affrontando un momento molto delicato. La famiglia rimane accanto a lui nella struttura sanitaria dove è assistito da tempo, mentre si attendono sviluppi nelle prossime ore.