Manhattan, 27enne entra in un grattacielo e uccide quattro persone. Poi si toglie la vita: in tasca aveva un biglietto
La polizia ha fatto sapere che il movente alla base del gesto del giovane è ancora sotto indagine
L’uomo che ha ucciso quattro persone aprendo il fuoco in un grattacielo di Manhattan prima di togliersi la vita ha lasciato un biglietto nel quale rivelava di soffrire di Cte, encefalopatia traumatica cronica, degenerazione progressiva delle cellule cerebrali a causa di vari traumi cranici.
Nel biglietto ritrovato in una tasca e nel quale anticipava i suoi propositi suicidi, il 27enne di Las Vegas, esprime anche rancore nei confronti della National footbal league (Nfl) – che ha sede nell'edificio al 345 di Park Avenue dove ha fatto irruzione ieri pomeriggio, 28 luglio, imbracciando un fucile M-4 – e chiede che venga esaminato il suo cervello.
Le indagini
La polizia ha fatto sapere che il movente alla base del gesto del giovane è ancora sotto indagine, ma ha rivelato che «aveva una storia documentata di problemi mentali». Secondo quanto riferito alla Cnn da diverse fonti, da ragazzo aveva giocato a football. La Cte, nota anche come sindrome da demenza pugilistica, è stata descritta per la prima volta nel football americano, riscontrata anche in ex praticanti di altri sport di contatto, come pugilato, hockey su ghiaccio, rugby, wrestling e arti marziali miste.
Le vittime
Tra le 4 vittime, oltre a un poliziotto, un dirigente di Balckstone, l’hedge fund che ha una sede nello stesso grattacielo, hanno rivelato fonti informate al Wall Street Journal.