Scuola
Bimbo di 2 anni aggredito da un cobra: lo morde in testa e si salva
Dopo l’incidente, il piccolo ha perso conoscenza ed è stato trasportato d’urgenza in un centro sanitario locale, per poi essere trasferito in una struttura più specializzata
Un episodio sorprendente e fuori dall’ordinario ha avuto luogo in un villaggio del distretto di West Champaran, nello Stato indiano del Bihar: un bambino di appena due anni ha affrontato e ucciso un cobra velenoso mordendolo, dopo esserselo ritrovato improvvisamente tra le mani all’interno della sua abitazione.
Il faccia a faccia con il serpente
Secondo quanto riportato dai media locali, la scena si è consumata in pochi attimi, sotto gli occhi increduli dei familiari che si sono accorti troppo tardi della presenza del rettile. Quando i parenti sono accorsi, il piccolo aveva già morso l’animale, provocandone la morte immediata a causa delle gravi lesioni riportate alla testa e alla bocca. «Abbiamo visto il serpente nelle sue mani e siamo corsi verso di lui, ma ormai aveva già morso il cobra», ha raccontato la nonna ai giornalisti locali.
Ricovero d’urgenza, ma le condizioni non sono gravi
Dopo l’incidente, il bambino ha perso conoscenza ed è stato trasportato d’urgenza in un centro sanitario locale, per poi essere trasferito in una struttura più specializzata. I medici, sorpresi dalla dinamica, hanno confermato che si è trattato di un caso estremamente raro. Fortunatamente, il veleno del serpente non è entrato nel flusso sanguigno del piccolo. Secondo il medico che lo ha preso in cura, il veleno è stato ingerito, limitando gli effetti al sistema digestivo e risparmiando complicazioni gravi come la neurotossicità.
Il racconto del medico
«Quando è arrivato, il bambino era cosciente, ma aveva gonfiore al volto e alla bocca, sintomi tipici di una reazione al veleno in area orale», ha spiegato il dottore in un’intervista al Telegraph India. «Abbiamo chiesto ai genitori se fosse stato morso, ma ci hanno confermato che era stato lui a mordere il cobra. L’animale era morto all’istante». I sanitari hanno osservato il piccolo per 48 ore e, non rilevando ulteriori sintomi, lo hanno dimesso senza complicazioni nella giornata di sabato.
Un caso eccezionale
L’episodio ha destato scalpore non solo per l’eccezionalità dell’evento, ma anche per l’esito positivo per il bambino, che è riuscito a sopravvivere a un incontro con uno degli animali più pericolosi al mondo. Il caso è ora al vaglio delle autorità locali e mediche, che intendono approfondire ulteriormente le circostanze e le dinamiche di quanto accaduto.