Femminicidio
Secchio di catrame bollente cade da un palazzo: ustionato un neonato nel passeggino, dramma a Brindisi
Sul luogo dell’incidente sono accorsi immediatamente gli agenti della polizia locale, le volanti della Polizia di Stato e i vigili del fuoco
Attimi di forte apprensione nella mattina di mercoledì 23 luglio nel cuore di Brindisi, dove sei persone, tra cui un neonato di sei mesi, sono rimaste ferite dopo essere state colpite da una sostanza bollente caduta dall’alto. L’incidente si è verificato in corso Umberto I, una delle vie più frequentate del centro, mentre erano in corso lavori su un edificio.
Il materiale: bitume a temperature elevate
Secondo le prime ricostruzioni, durante un intervento di manutenzione sul tetto di un palazzo, un secchio contenente bitume caldo – comunemente noto come catrame – è precipitato dalla terrazza dell’immobile. Il bitume, utilizzato per lavori di impermeabilizzazione, viene normalmente riscaldato tra i 150 e i 200 gradi per poter essere applicato. A quelle temperature, a contatto con la pelle, può causare gravi ustioni.
Il neonato colpito mentre era nel passeggino
Tra i feriti, destano particolare preoccupazione le condizioni di un bimbo di appena sei mesi, che al momento dell’incidente si trovava nel passeggino accanto alla madre. Anche la donna è rimasta ustionata, insieme ad almeno altre quattro persone che stavano camminando sul marciapiede adiacente al cantiere. Tutti sono stati soccorsi tempestivamente dal personale del 118 e trasportati in ospedale. I medici stanno monitorando con attenzione le condizioni del neonato, che avrebbe riportato lesioni da ustione di diversa entità.
Indagini in corso sul cantiere e sulla sicurezza
Sul luogo dell’incidente sono accorsi immediatamente gli agenti della polizia locale, le volanti della Polizia di Stato e i vigili del fuoco. Le autorità hanno avviato accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e verificare se siano state rispettate tutte le normative in materia di sicurezza nei cantieri edili. Al vaglio degli inquirenti anche eventuali responsabilità legate alla gestione del materiale pericoloso e alla protezione dei passanti nelle aree circostanti.